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Mourinho svela la conversazione con Chiffi, è furioso: “Vuol dire che dobbiamo fare i pagliacci”

Josè Mourinho ha parlato al termine della gara persa dalla sua Roma in casa contro l’Atalanta. Il tecnico portoghese ha svelato anche il dialogo avuto con l’arbitro Chiffi a fine partita.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Josè Mourinho ha parlato al termine della gara persa dalla sua Roma in casa contro l'Atalanta. Un gol di Scalvini ha condannato i giallorossi a una sconfitta inaspettata nonostante una partita ricca di occasioni per la squadra della lupa. Il tecnico portoghese è stato grande protagonista della partita per essere stata espulso dopo le proteste durissime contro l'arbitro Chiffi. Lo stesso direttore di gara ha incontrato Mourinho a fine partita. Il tecnico portoghese, ai microfoni di DAZN, ha svelato di avergli chiesto spiegazioni su diversi episodi.

Il tecnico portoghese è netto: "Cosa è successo sull'espulsione? Niente con Chiffi e Hateboer, loro sapevano perfettamente che non potevano giocare e io volevo fermare questa azione che aveva solo un obiettivo ovvero perdere tempo, ma non avevo niente con Hateboer – ha spiegato Mourinho che ha poi aggiunto – La squadra giocava benissimo e questa partita la sentivamo, volevamo continuità e ritmo e a parte questa le emozioni sono state assolutamente controllate in panchina e non c'era alcun tipo di problema anche se c'era un rigore chiarissimo nel primo tempo". A questo punto il tono del discorso di Mourinho cambia completamente.

Il momento dell'espulsione di Mourinho che aveva protestato contro l'arbitro Chiffi.
Il momento dell'espulsione di Mourinho che aveva protestato contro l'arbitro Chiffi.

"Dopo la partita ho parlato a Chiffi – ha spiegato Mourinho – io voglio essere il migliore allenatore possibile dicendo ai miei di non buttarsi se possono continuare l'azione, gli ho chiesto se sia impossibile dare un rigore se il giocatore non si butta per terra. Se mi risponde di sì, io cambio il mio allenamento coi miei giocatori e dico loro di buttarsi – aggiunge Mou – Non mi ha risposto. Volevo una risposta obiettiva e il suo osservatore mi ha risposto che dipende dai criteri, non mi ha risposto".

L'allenatore portoghese si riferisce ovviamente all'episodio del contatto tra Zaniolo e Demiral: "Gli ho detto obiettivamente di dirmelo ma non mi ha risposto obiettivamente: Mi ha detto che ci sono situazioni e situazioni, le interpretazioni – spiega ancora Mou – Per me non c'è interpretazione, c'è rigore perché il giocatore cerca di dare continuità all'azione e non riesce ed andare avanti e non c'è storia". Mourinho a questo punto si sfoga: "Se bisogna fare i pagliacci, e ce ne sono tanti in questo campionato, e fare la piscina, allora io devo cambiare il mio discorso agli allenamenti". Sulla partita invece Mourinho non ha dubbi: "Si può parlare di Paulo che oggi avrebbe avuto tante palle gol, ma questo si può immaginare – ha detto – L'oggettività parla di una grande partita nostra, tante palle gol, dominio e controllo contro una squadra che si è difesa molto molto bene ed è una qualità per loro".

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