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Morto Emilio Caprile, vinse uno scudetto con la Juve e giocò i Mondiali del 1950

All’età di 91 anni è morto Emilio Caprile, ala destra che giocò tra gli anni ’40 e ’50. Caprile vestì le maglie anche del Genoa, dell’Atalanta e della Lazio, disputò due campionati con la Juventus con cui vinse lo scudetto nel 1951-1952. Fu convocato per i Mondiali del 1950, che si tennero in Brasile.
A cura di Alessio Morra
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A 91 anni è morto Emilio Caprile, era stato un'ala destra della Juventus, della Lazio e anche della Nazionale, con cui prese parte al Mondiale del 1950. Con i bianconeri vinse anche uno scudetto, nella stagione 1951-1952. Ha vestito anche le maglie dell'Atalanta e del Genoa, squadra di cui era tifoso. E nella sua città a Genova ha vissuto tutta la sua lunga vita.

La carriera di Emilio Caprile, due stagioni e uno scudetto con la Juventus

Era nato nel settembre del 1928 Emilio Caprile che iniziò la sua carriera con il Genoa, con cui esordì in Serie A nel 1945. Cinque partite prima di passare alla Sestrese, 19 gol, poi il Legnano, 13 reti, prima di dire sì alla Juventus, 9 gol in campionato. I bianconeri lo cedettero in prestito all'Atalanta, due stagioni importanti prima di tornare alla Juve con cui vinse il campionato nel 1952. Una stagione alla Lazio, una al Como, quattro al Legnano prima di chiudere con la Sammargheritese.

Il Mondiale del 1950 con l'Italia

Con la maglia azzurra giocò due partite e realizzò due gol. Senz'altro un record, perché andò a segno sia contro gli Stati Uniti che con la Danimarca. Caprile fu convocato per i Mondiali del 1950, ma in Brasile non scese in campo. Erano tempi completamente diversi, non c'era turnover e la differenza tra titolari e riservi era notevole. Era già un onore esserci. Quel Mondiale si ricorda per una precoce eliminazione degli azzurri e per l'infinito viaggio in nave alla volta del Brasile. Un anno prima c'era stata la tragedia di Superga e la Federazione decise di far affrontare ai calciatori e allo staff un infinito viaggio, che, si è sempre detto, costò carissimo ai calciatori della nazionale che arrivarono con una scarsa preparazione alla quarta edizione della Coppa Rimet, giocata da campioni in carica.

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