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Moggi racconta la trappola a Nedved: “Gli dissi: non dico niente a nessuno. Ma c’erano 50 persone”

Luciano Moggi ha raccontato nel corso di un’intervista come è riuscito ad acquistare Pavel Nedved portandolo dalla Lazio alla Juventus: “Gli dissi: non dico niente a nessuno. Ma c’erano 50 persone”. Era una trappola.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Juventus degli anni precedenti a Calciopoli aveva in Luciano Moggi il suo uomo mercato, colui il quale era riuscito a costruire super squadre bianconere mettendo a segno inoltre diversi acquisti importanti stagione dopo stagione. Da Del Piero a Buffon passando per Zidane, Cannavaro, Thuram e tanti altri, il suo grande capolavoro fu anche quello di essere riuscito a strappare Pavel Nedved alla Lazio. Luciano Moggi ne ha parlato nel corso del ventiduesimo appuntamento con OCW Talk! Il podcast condotto da Pancio e Manfredi.

Nedved con la maglia della Lazio.
Nedved con la maglia della Lazio.

La trattativa che ha portato Nedved in bianconero è stata piuttosto articolata ma molto curiosa e Moggi l'ha raccontata: "Siccome tutti prima vendono e poi comprano io invece ho fatto il contrario anche perché se viene fuori la notizia che la Lazio ha venduto a 150 miliardi Nedved ti costa 200 – esordisce Moggi -. Quando l'ho comprato non sapeva niente neppure lui, lo sapeva solo Cragnotti e il sottoscritto". Nedved non voleva lasciare la Lazio ma Moggi usò un escamotage: "Si ritrovò a scendere l'aereo con almeno 50 giornalisti che lo aspettavano alla scaletta. Dovette andare via":

Ma qual è stata la strategia di Moggi? L'ex direttore della Juve ricorda come Nedved non volesse lasciare i biancocelesti nonostante fosse già stato venduto da Cragnotti ai bianconeri: "Un giorno lo telefonai e gli dissi che ogni volta che venivamo a giocare contro la Lazio prendevamo sempre gol da lui – ricorda -. E così gli ho detto: ‘Senti ma se ti portassi a Torino?'. Lui mi disse ‘per carità, non è una cosa neppure da parlarne anche perché io sto alloggiato a Roma'". A quel punto Moggi si gioca la carta della famiglia Agnelli e lo invita soltanto a una partita di golf.

"A Torino c'è la Mandria dove gli Agnelli giocano a golf e ci puoi giocare pure te – ricorda ancora Moggi raccontando l'ennesima telefonata con Nedved -. Lui rispose di voler restare alla Lazio e lasciai perdere". Moggi non molla e poco dopo sfruttando una pausa nazionale torna all'attacco di Nedved telefonandolo ancora: "Pavel guarda parlandoci tra uomini ti dico che ci sono rimasto male perché stati dicendo di no alla Juventus. Dammi solo una soddisfazione e vieni a vedere la Mandria dove giocano a golf gli Agnelli e se non ti piace me lo dici tranquillamente ma almeno mi dai una soddisfazione".

Pavel Nedved è poi entrato nella dirigenza della Juventus.
Pavel Nedved è poi entrato nella dirigenza della Juventus.

Il momento in cui Moggi con una strategia riesce a prendere Nedved dalla Lazio

Nedved accetta: "Ti mando un aereo privato e non dico niente a nessuno, tu vieni qui se ti piace mi dici va bene se non ti piace mi dici pazienza e ti rimando con l'aereo a casa. Lui mi disse sì". Ma cosa accadde precisamente: "Non gli è piaciuto come l'ho accolto anche perché quando gli ho detto che non avrei detto niente a nessuno appena lui ha riattaccato la cornetta io avevo già avvisato tutte le televisioni e tutte le radio tant'è che a piedi della scaletta dell'aereo quando è arrivato c'erano 50 giornalisti e a Roma hanno cominciato ad additarlo come traditore. Lui così è dovuto venire".

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