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Messi, l’incontro tra il papà e Bartomeu: il Barcellona non negozia la cessione e offre il rinnovo

È terminato il primo incontro tra il padre di Messi Jorge e il presidente del Barcellona Bartomeu. Posizione di totale stallo, con il club che non vuole sentir parlare di addio, e non è disposto a negoziare la cessione a meno di ricorso alla clausola rescissoria di 700 milioni di euro. I catalani insistono per il rinnovo dell’argentino.
A cura di Marco Beltrami
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Si è concluso l'incontro tra il padre di Messi e il presidente del Barcellona Bartomeu. Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola e in particolare dal Mundo Deportivo, il club blaugrana ha ribadito la volontà di non negoziare la cessione del numero 10 che resta centrale nel progetto di Ronald Koeman. I catalani hanno ribadito l'offerta del rinnovo di due anni per l'argentino che dal canto suo non sembra intenzionato a fare dietrofront, ed è intenzionato a sfruttare la clausola per andare via a zero. Le parti continueranno a trattare, ma per ora regna lo stallo.

Incontro tra il papà di Messi e Bartomeu, il Barcellona non vuole negoziare la cessione

Leo Messi potrà lasciare il Barcellona solo se il club acquirente verserà nelle casse dei catalani i 700 milioni di euro richiesti dalla clausola rescissoria. È questa la posizione che il presidente dei blaugrana Josep Maria Bartomeu ha ribadito a Jorge Messi, nell'incontro andato in scena oggi alla presenza anche del fratello della Pulce Rodrigo e degli avvocati delle parti. La società non vuole prendere in considerazione l'ipotesi di negoziare la cessione dell'argentino che considera fondamentale per il nuovo corso targato Ronald Koeman. A tal proposito Bartomeu ha insistito nell'offrire a Leo Messi, attraverso il suo entourage, la proposta di un rinnovo biennale del contratto al momento in scadenza nel 2021.

Si chiude così dunque senza colpi di scena quella che sembra destinata ad essere solo la prima giornata dei contatti tra la famiglia Messi e la dirigenza del Barcellona. Le parti sembrano ferme sulle loro posizioni: da un lato il calciatore che si sente ormai un ex catalano in virtù del prolungamento della scadenza della clausola che gli permetteva di liberarsi a zero, e non si presenta agli allenamenti, e il club che considera a tutti gli effetti il numero 10 ancora un tesserato del Barcellona. Difficile dire come andrà a finire, quello che è certo è che ci vorrà un gran lavoro diplomatico per raggiungere un accordo ed evitare che il braccio di ferro, finisca in malo modo.

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