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Mancini parla della differenza che c’è tra De Rossi e Mourinho: “Ha sistemato la nostra testa”

In conferenza stampa prima del Brighton Mancini ha sottolineato qual è stato l’impatto di De Rossi sulla Roma: “Il mister ha portato freschezza, idee nuove del suo calcio”
A cura di Ada Cotugno
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La Roma vuole continuare il suo cammino in Europa League e il doppio incontro degli ottavi di finale con il Brighton di De Zerbi sarà uno snodo fondamentale. Da quando in panchina siede Daniele De Rossi i giallorossi hanno cambiato marcia, una situazione che in conferenza stampa ha sottolineato anche Gianluca Mancini.

Il difensore è stato uno dei pilastri della squadra negli ultimi anni e ha vissuto i grandi cambiamenti portati dopo l'addio di José Mourinho, una pagina che si è chiusa in modo doloroso ma che ha portato la Roma a fare nuovi passi in avanti in campionato e in Europa.

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L'ex giocatore nella sua versione da allenatore ha saputo ricompattare il gruppo, proprio come faceva quando era uno dei senatori dello spogliatoio, e la differenza rispetto all'ultima gestione è netta: "Il mister ha portato freschezza, idee nuove del suo calcio e noi cerchiamo di capire quello che ci chiede e mi sembra che le cose stiano andando bene. Sono cambiate le cose anche in allenamento e lui ha sistemato la nostra testa".

La testa riordinata dall'arrivo di De Rossi è una delle caratteristiche principali sulle quali batte Mancini. Con il nuovo allenatore si è davvero voltata una pagina per poter scrivere un nuovo capitolo della Roma mettendo da parte tutte le polemiche e le discussioni nate nella prima metà della stagione.

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Ovviamente non addossa tutte le colpe a Mourinho. L'arrivo del nuovo tecnico ha riportato anche serenità all'interno dell'ambiente, una conseguenza naturale dell'impatto che è riuscito ad avere sulla squadra e dei risultati che è stato in grado di ottenere in pochissimo tempo: "Una cosa che ha portato è la serenità che ci mancava ma non per colpa di Mourinho ma perché i risultati non stavano arrivando. Ha lavorato sulla testa di tutti noi e poi ci ha dato le sue idee”.

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