Malesani risponde a Preziosi: “Anche Spalletti ha una cantina, Allegri compra i cavalli. E allora?”

Alberto Malesani risponde a distanza di qualche mese alle parole, non esattamente belle, dette sul suo conto da Enrico Preziosi, che è stato suo presidente al Genoa. Lo scorso febbraio Preziosi, oggi fuori dal mondo del calcio così come Malesani, aveva detto che "la sciocchezza più grande" che aveva fatto era stata prendere il veronese come tecnico della squadra rossoblù, aggiungendo sgradevoli allusioni al vino, grande passione di Alberto (dopo il ritiro si è dedicato per qualche anno ai suoi vigneti, cedendo poi la cantina in Valpolicella). Parole cui oggi l'allenatore replica con amarezza, sottolineando che anche altri tecnici come Spalletti e Allegri hanno attività extra calcistiche.
Cosa aveva detto Enrico Preziosi su Alberto Malesani: "Mi parlava sempre del suo vino, lo condizionava"
Preziosi ingaggiò Malesani nell'estate del 2011, esonerandolo una prima volta il 22 dicembre dopo la batosta per 6-1 contro il Napoli e una seconda (dopo averlo richiamato il 2 aprile al posto del subentrato Pasquale Marino) il 22 aprile 2012 dopo aver perso col Siena 4-1. Quel Genoa fu poi salvato in extremis da Gigi De Canio, che si piazzò 17simo. "La sciocchezza più grande che ho fatto è stata forse aver preso Malesani – ha detto all'inizio di quest'anno il 77enne imprenditore dei giocattoli – Mi parlava sempre del suo vino e forse l'aveva un po' condizionato: in campo lo capii subito con le scelte che faceva…".

L'amarezza di Malesani: "Uno non può offendere un professionista così. E allora Allegri e Spalletti?"
Oggi Malesani risponde al suo vecchio datore di lavoro durante il podcast ‘Pro Football': "Ho letto che il presidente Preziosi ha detto di me: ‘Ho sbagliato, perché lui pensava al mondo del vino'. No, io ho messo anima e corpo anche per il Genoa e mi è dispiaciuto molto, perché credo di aver fatto molto bene a Genova e non sono stato ripagato della stessa moneta da parte del presidente. Perché se lui stava tranquillo, noi quando mi ha esonerato eravamo settimi in classifica e credo che non pensavo al mondo del vino in quel momento lì. Pensavo solo alle gioie del Genoa e credo che lui invece abbia fatto un grande errore ad esonerarmi la prima volta, poi mi ha ripreso, mi ha riesonerato, però la prima volta ha fatto un grande errore perché ha spento quella che invece era una macchina che si stava perfezionando".
Malesani si accalora nel suo discorso: "Dedicavo tutta la mia vita al Genoa, come ho sempre fatto per tutte le società in cui ho lavorato, io non ho mai pensato ad altre cose. Fino all'ultima squadra, Sassuolo compreso, ho sempre pensato prima al calcio, poi a tutto quello che era il resto, la famiglia, altri investimenti eccetera, come fanno tutti. Perché allora potrei dire, facciamo un esempio, si sa tutti che Allegri compra i cavalli, li fa correre, come si sa tutti che altri investono in altre cose. Allora, quando perde Allegri è perché pensa ai cavalli, no? Mi ha creato molto fastidio quella frase lì di Preziosi. Non ha capito niente il presidente lì. Io lavoravo per lui seriamente, con materiale molto inferiore rispetto ad anni precedenti di Gasperini, ve lo dico sinceramente. Uno non può offendere un professionista come sono stato io in quella maniera lì. Mi è dispiaciuto tantissimo".

Il 71enne tecnico ritiene che queste e altre cose simili dette sul suo conto siano state del tutto gratuite: "Tanti hanno giocato su di me, sulla cantina, su quelle cose lì. Ma Spalletti lo sapete che ha una cantina anche lui nelle sue zone? E ha ragione, può aprirne anche dieci. Però purtroppo io sono sempre stato attaccato su cose che non riguardano il calcio e nella fattispecie di Preziosi io credo sia stata inopportuno nei miei confronti, mi ha dato molto fastidio, lo dico adesso perché è importante anche rispondere quando capita l'occasione a chi ha infierito in maniera proprio brutta".