Maignan fa eco a Rabiot su Milan-Como in Australia: “Si pensa troppo all’aspetto finanziario”

Dopo Adrien Rabiot anche Mike Maignan appare molto perplesso dalla decisione della Lega Serie A di giocare Milan-Como in Australia. Non è il primo a mostrarsi spiazzato da una scelta insolita e che sarà unica nel suo genere, dato che la UEFA non concederà più a nessun campionato la possibilità di giocare una partita all'estero. Il portiere sarà uno dei pochissimi giocatori a poterlo fare, ma non sembra contento dell'opportunità: all'inizio di febbraio i rossoneri voleranno a Perth, proprio nel bel mezzo della stagione, per giocare contro il Como e in cambio riceveranno un indennizzo già concordato.
Maignan si espone su Milan-Como in Australia
Il primo a far sentire la sua voce era stato Rabiot, poi bacchettato dall'AD della Lega Serie A De Siervo, ma ci ha pensato Maignan a fargli da eco qualche giorno più tardi. Direttamente dal ritiro della Francia, impegnata contro l'Islanda nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, il portiere ha trattato questo tema piuttosto delicato che è diventato anche motivo di dibattito tra i calciatori che saranno protagonisti dell'evento di febbraio.

Anche lui come il suo connazionale si è mostrato scettico davanti a questa prospettiva che sicuramente non entusiasma i calciatori, chiamati a una trasferta intercontinentale nel bel mezzo della stagione per giocare una singola partita. Maignan non ci gira intorno e va dritto al punto, ossia alle ragioni economiche che si nascondono dietro a questa mossa della Serie A: "Sono totalmente d'accordo con Adrien Rabiot. Si pensa troppo all'aspetto finanziario. Non capisco perché si giochi una partita del campionato italiano all'estero". È la seconda voce contraria che proviene dal mondo rossonero che non è per niente allettato dall'idea di andare a giocare in Australia la partita contro il vicino Como che si sarebbe dovuta tenere a San Siro.