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Lo stadio Maradona urla il nome di Kvaratskhelia: la mamma è venuta a vederlo e si commuove

Khvicha Kvaratskhelia ha trascinato ancora una volta il Napoli con un assist e un gol contro l’Ajax. Nell’occasione in tribuna allo stadio Maradona c’erano anche i genitori del georgiano, la mamma si è commossa dopo il rigore segnato.
A cura di Paolo Fiorenza
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Quando pensi che gli appellativi per Khvicha Kvaratskhelia siano esauriti, in Inghilterra se ne escono con "human showreel", ovvero lo spettacolo umano. Già, perché il 21enne talento georgiano che sta facendo sognare Napoli è ormai una celebrità anche nel resto d'Europa. Del resto a questo punto sarebbe impossibile non accorgersi di che tipo di giocatore gli scout azzurri siano andati a pescare nella Dinamo Batumi, assicurandosi per appena una decina di milioni la giovane ala (sì, proprio come si diceva una volta, perché parliamo di un calciatore di altri tempi).

Guizzi e saette, sterzate e dribbling, allunghi imperiosi e tiri al fulmicotone: questo e altro è Kvaratskhelia, il trascinatore di una squadra che è ancora imbattuta da inizio stagione (11 vittorie e 2 pareggi), capolista solitaria in Serie A e già qualificata agli ottavi di finale di Champions League con due giornate di anticipo. I numeri messi assieme fin qui dal georgiano dicono solo in parte l'impatto mostruoso che ha avuto dal suo approdo a Napoli: 7 gol e 7 assist in 13 partite giocate, ma soprattutto la sensazione di costante pericolo che gli avversari percepiscono ogni volta che prende palla e che spesso si traduce non solo in occasioni da rete ma anche in cartellini esibiti dall'arbitro.

Poi dipende sempre dai punti di vista: da quello dei tifosi azzurri vedere il pallone tra i piedi di Kvaratskhelia è invece fonte di sogno, emozione, amore. È il calcio che si sprigiona puro, non ancora adulterato dalle sovrastrutture cui siamo abituati. Contro l'Ajax, già messo a ferro e fuoco all'andata e battuto 4-2 al Maradona, il georgiano ha riproposto tutto il suo campionario di meraviglie, fornendo l'assist per Raspadori in occasione della seconda rete partenopea e poi mettendo a segno il rigore del momentaneo 3-1, dopo che Osimhen gli aveva ceduto il pallone con un bel gesto, ancora più rimarchevole alla luce di quanto al nigeriano mancasse il gol dopo l'assenza per infortunio.

Dopo aver battuto il portiere olandese Pasveer con una conclusione molto potente, Kvaratskhelia si è goduto la consueta esultanza del popolo azzurro scandita dal suo nome urlato dallo speaker dello stadio. Un rito cui hanno partecipato anche i genitori del georgiano, nell'occasione presenti in tribuna. In un video si vede sua mamma commuoversi e mandare baci al suo ragazzo. Eh sì, ne ha fatta di strada il buon Khvicha e tanta altra ne farà, se queste sono le premesse.

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