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Qualificazioni Mondiali di calcio 2026

L’Italia fa una figuraccia in Norvegia, sconfitta vergognosa: girone per i Mondiali compromesso

Italia travolta 3-0 dalla Norvegia la debutto nelle Qualificazioni ai Mondiali del 2026: gli Azzurri di Spalletti a Oslo rimediano una pesante figuraccia che già compromette la corsa verso il primo posto nel girone e il pass diretto per la rassegna iridata.
A cura di Michele Mazzeo
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Comincia malissimo il percorso dell'Italia di Luciano Spalletti nelle Qualificazioni ai Mondiali del 2026. Gli Azzurri sotto la pioggia di Oslo sono stati travolti dai padroni di casa della Norvegia che già nel primo tempo hanno chiuso la pratica con i gol di Sorloth, Nusa e Haaland a fissare il risultato sul 3-0, punteggio che nel secondo tempo non è divenuto ancora più largo solo per l'orgoglio del neocampione d'Europa Donnarumma e per un pizzico di sfortuna (con il palo interno a graziare il numero uno italiano sulla pregevole conclusione di Berg).

Si apre dunque con una figuraccia (l'Italia, al di là delle attenuanti dettate dalle tante assenze per infortunio, ha comunque fornito una prestazione imbarazzante senza mai riuscire ad impensierire il portiere Nyland e perdendo tutti i duelli individuali con gli avversari sia sul piano fisico che tecnico) il cammino della Nazionale nel girone I delle qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo. Una figuraccia che inoltre compromette sensibilmente le chance di qualificazione dell'Italia dato che con questo successo rotondo la Norvegia procede a punteggio pieno in vetta alla classifica (con nove punti in tre partite e una differenza reti di +10) blindando di fatto quel primo posto che dà l'accesso diretto al Mondiale del 2026.

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Gli Azzurri dopo la prima partita dunque si trovano nella scomodissima posizione di chi, per ambire al primo posto, non solo deve recuperare un distacco di nove punti sperando quindi che la Norvegia perda punti con Estonia, Israele o Moldavia, ma anche recuperare tredici gol alla formazione scandinava dato che in caso di arrivo a pari punti il primo criterio discriminante è proprio quello relativo alla differenza reti.

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L'Italia e Luciano Spalletti dunque escono con le ossa rotta dalla sfida di Oslo e dovranno evidentemente fare delle riflessioni riguardo al calcio espresso sia a livello di squadra che individualmente in questa partita che, seppur fosse solo quella del debutto, calendario alla mano era chiaro già alla vigilia fosse in realtà uno snodo cruciale per quel primo posto che serve per andare ai prossimi Mondiali senza dover passare da quei playoff che nelle ultime due edizioni si sono rivelati fatali per gli Azzurri.

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