L’inizio non visto di Napoli-Bologna: Juan Jesus rischia e spiega a Castro perché Conte lo ha scelto

Alessandro Buongiorno in panchina, Juan Jesus in campo. Da titolare, sia col Milan che col Bologna, rispettivamente semifinale e finale di Supercoppa italiana vinta dal Napoli a Riad. Antonio Conte sa perfettamente quello che fa, senza guardare a prezzi dei cartellini o carte d'identità. E i fatti gli danno ragione, Juan Jesus gli ha dato ragione. Due prove maiuscole, 7 in pagella ovunque, il 34enne brasiliano ha svolto alla perfezione il suo ruolo di ‘braccetto' sinistro nella difesa a tre azzurra, completata in entrambe le occasioni da Di Lorenzo e Rrahmani.
Ma perché Conte ha scelto Juan Jesus pur essendo Buongiorno perfettamente disponibile? La spiegazione, oltre a tutto quello che fa dopo, arriva immediatamente dopo il fischio d'inizio di Napoli-Bologna: il brasiliano rischia di beccarsi un cartellino giallo che potrebbe condizionarne la gara, ma non ha dubbi su cosa fare quando Santiago Castro prova a intimidirlo. Gli spiega che ha scelto la persona sbagliata e che il Napoli non arretrerà un passo, restituendo la stessa moneta.
Cosa è successo subito dopo il calcio d'inizio di Napoli-Bologna: Juan Jesus ‘risponde' a Castro
Le immagini non viste in diretta e girate dagli spalti mostrano cosa accade appena Lobotka batte il calcio d'inizio lunedì sera all'Al -Awwal Park. Castro parte spedito per pressare subito la squadra azzurra, ma trova sulla sua strada Juan Jesus. A quel punto gli dà una robusta spallata che sposta appena il brasiliano, il quale lascia scorrere il pallone ma non il 21enne attaccante argentino, fatto cadere a pelle di leone con uno sgambetto effettuato di tacco. Nessuno dei due poi fa una piega, né l'arbitro vede o decide di intervenire dopo pochi secondi estraendo un cartellino. Il messaggio è arrivato, ben chiaro.
Del resto parliamo di un giocatore con grande esperienza ad alto livello, che gioca in Serie A da 13 anni: era il 2012 quando l'Inter portò Juan Jesus in Italia, dopo che giovanissimo aveva vinto Coppa Libertadores e Recopa Sudamericana con la maglia dell'Internacional. Quattro stagioni in nerazzurro, poi cinque alla Roma, e infine dal 2021 al Napoli, con cui ha vinto – rispondendo sempre presente sia con Spalletti che con Conte – due Scudetti e la Supercoppa.

"Posso giocare fino a 40 anni, dimostrerò sempre più il mio valore"
"Il mister o mi fa smettere o mi allunga la carriera – ha detto Juan Jesus con Conte al suo fianco dopo aver sollevato la coppa a Riad – Io penso che posso giocare fino a 40 anni tranquillamente, sto bene, mi sento bene fisicamente. L'età comunque è solo un numero, posso reggere qualsiasi partita e dimostrerò sempre di più il mio valore. Poi capisco che il tempo passa, non c'è una seconda volta, c'era oggi". Ovvero c'era da vincere e fare tutto il necessario per arrivarci: Antonio sapeva che Juan era una carta sicura. Non è rimasto deluso.