3 CONDIVISIONI

L’ex Milan Ziege confessa: “Quando giocavo nel Tottenham ho rischiato di morire”

L’ex calciatore del Milan, ai microfoni del tabloid britannico Daily Mail, ha rivelato che quando vestiva la maglia del Tottenham fu ad un passo dalla morte. L’episodio, che risale al 26 dicembre del 2002, lo ha segnato talmente tanto e il racconto di Ziege dopo 17 anni lo dimostra: “Ancora oggi mi fa male, ma mi ritengo fortunato”.
A cura di Vito Lamorte
3 CONDIVISIONI
Immagine

Christian Ziege non ebbe molta fortuna come calciatore del Milan ma l'ex terzino tedesco viene ricordato soprattutto per le sue esperienze con il Bayern Monaco, il Liverpool e la sua nazionale. Il calciatore di Berlino, ai microfoni del tabloid britannico Daily Mail, ha rivelato che quando vestiva la maglia del Tottenham, nel 2002, fu ad un passo dalla morte. L’episodio risale al 26 dicembre del 2002 e lo ha segnato talmente tanto che il racconto dopo 17 anni è indelebile nella sua mente:

La mia gamba era praticamente morta. La coscia continuava a gonfiarsi e gonfiarsi. Ho scoperto solamente dopo che il sangue era rimasto incastrato tra due strati di pelle, non poteva uscire da nessuna parte. Non ne volevo sapere di andare all’ospedale, non a Natale. Ma grazie a Dio mia moglie vedendomi in quelle condizioni ha insistito.

Ziege: La vita è più importante di una partita di calcio

Quell'insistenza della moglie dell'ex calciatore del Milan ha fatto decisamente la differenza e se Christian Ziege avesse aspettato ancora un po' sarebbe andato incontro a conseguenze molto pesanti.  L'ex terzino della nazione tedesca in quell'occasione ha dovuto giocare una partita molto più seria rispetto a quella che si disputa sul rettangolo verde e ha dovuto lottare per la sua vita:

Quando siamo arrivati in ospedale ho perso conoscenza. La pressione era diventata altissima in tutto il mio corpo, stavo lottando per sopravvivere. I medici hanno aperto la gamba con un intervento chirurgico ed è andato giù tutto come se fosse un pallone. Era rimasto qualcosa come un enorme buco. Qualcosa era andato storto, non come previsto. Ancora oggi mi fa male, ma mi ritengo fortunato. Altri 30 minuti e mi avrebbero dovuto amputare una gamba per salvarmi. In quei momenti realizzi che la vita sia molto più importante di una partita di calcio.

Immagine
3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views