Lewandowski lascia la Polonia per l’affronto dell’allenatore: dopo 11 anni non è più capitano

È rottura totale tra Robert Lewandowski e la Polonia: l'attaccante non ha risposto alla chiamata della nazionale per questa finestra di impegni a causa di qualche fastidio fisico ma in sua assenza l'allenatore Michal Probierz ha cambiato tutte le gerarchie togliendogli la fascia da capitano dopo 11 anni. Un affronto che il polacco non ha preso bene, tanto da comunicare sui social il suo ritiro momentaneo, almeno finché il commissario tecnico sarà ancora un gara.
Muso contro muso, una situazione che spacca in due la nazionale e che potrebbe creare grandi problemi anche in futuro. Sul suo account ufficiale di X il giocatore ha annunciato che non giocherà più con la Polonia finché non ci sarà un cambio in panchina, lanciando dunque una sfida alla federazione che al momento non aveva nessuna intenzione di esonerare il selezionatore. Al suo posto sarà Zelinski a indossare i gradi di capitano, una scelta che ha lasciato amareggiato l'attaccante.

Cosa è successo tra Lewandowski e la Polonia
Nonostante i suoi 36 anni l'attaccante continua a essere decisivo sia con il Barcellona che con la sua nazionale e al momento di ritiro non se ne parla. Ma dalla Polonia è arrivato un affronto difficile da digerire e che ha creato una spaccatura netta: Lewandowski non ha risposto alla chiamata del CT a causa dell'esaurimento delle batterie fisiche e mentali dopo una lunghissima stagione, un rifiuto che non è stato interpretato bene da Probierz che ha deciso di togliergli la fascia da capitano che indossava con grandi meriti da 11 anni.
Un affronto, al quale il polacco ha deciso di rispondere via social: "Date le circostanze e la perdita di fiducia nel selezionatore della Nazionale polacca, ho deciso non giocare più per la Nazionale polacca finché sarà allenatore. Spero che mi venga data ancora l'opportunità di giocare per i migliori tifosi del mondo". Il CT non ha accettato la mancata risposta e per questo ha deciso di affidare la fascia a Zielinski cambiando tutte le gerarchie e lasciando Lewandowski fuori dal suo progetto, una scelta forse punitiva che ha privato la nazionale del suo miglior giocatore.