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Quando Ronaldo fece arrabbiare Varane al Real Madrid: “Mi chiamo Rapha!”

Hanno giocato insieme al Real Madrid tra il 2011 e il 2018, Rapahel Varane centrale difensivo francese e Cristiano Ronaldo, stella portoghese. 7 stagioni in cui si è costruita un’amicizia che dura ancora oggi: “Cristiano ho imparato moltissimo, sia a livello umano che professionale. E’ una persona straordinaria”
A cura di Alessio Pediglieri
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Sette stagioni con la stessa maglia, nello stesso spogliatoio, a condividere difficoltà (poche) e gioie (molte). Così si è rinforzato il rapporto speciale tra Cristiano Ronaldo e Raphael Varane, il difensore oggi ancora a Madrid anche dopo l'addio di Cr7 per sbarcare alla Juventus, in Serie A. Dal 2011 al 2018 hanno giocato – e vinto – insieme fino a quando Cristiano Ronaldo ha deciso di lasciare la Spagna e passare ai bianconeri per una nuova sfida sportiva. Scelta che però non ha scalfito l'amicizia e soprattutto la considerazione che ancora oggi il difensore francese nutre per  il portoghese.

L'aneddoto che ha creato l'amicizia

Varane ha spiegato nell'intervista rilasciata a "Onze Mondial" diversi racconti attorno al suo periodo al Real Madrid insieme a Ronaldo. Un aneddoto in particolare che ha visto protagonista Cristiano Ronaldo, al suo arrivo al Real Madrid. Durante un allenamento, Cristiano gli urlò "Varane, vai al centro!" E il centrale francese ha risposto "Non sono Varane, sono Rapha!". Da lì, è iniziato il percorso insieme e l'amicizia. Perché quel chiarimento – ricorda Varane – è avvenuto  "non per una mancanza di rispetto, ma semplicemente perché non ero ancora considerato troppo ".

Quando ci sono momenti difficili o quando devi mostrare la tua personalità, puoi contare su di me. I giocatori che mi conoscono da un po' ormai lo sanno. Anche se molto spesso no lo do a vedere e alcuni pensano che manchi di personalità

L'elogio a Cristiano: il Fenomeno ‘normale'

Con Cristiano Ronaldo, Varane ha condiviso soprattutto gioie, vittorie e trofei, sia in Spagna che a livello internazionale: "Che ricordi ho con Cristiano? Davvero incredibili… A livello umano e professionale non ho più parole per lui. Ha realizzato qualcosa di straordinario nella sua carriera perché è riuscito a rendere le sue gesta qualcosa di normale e banale. E per fare questo, non ci sono parole per spiegarlo, è grandissimo. Mi ha insegnato e sorpreso molto".

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