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Leandro Castan fa la differenza tra Luciano Spalletti e Rudi Garcia: “Non l’ho mai detto prima”

L’ex difensore della Roma Leandro Castan racconta cosa fece Rudi Garcia per lui dopo l’operazione per rimuovere il cavernoma al cervello: “Non l’ho mai detto prima, ma è una cosa che porto nel cuore”. Ben altro il ricordo di come fu trattato poi da Luciano Spalletti: “Mi sono sentito umiliato”.
A cura di Paolo Fiorenza
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È il 13 settembre 2014, Leandro Castan ha 28 anni ed è titolarissimo al centro della difesa della Roma di Rudi Garcia, fresca di secondo posto nella stagione precedente alle spalle della Juventus. Quel giorno i giallorossi giocano in trasferta a Empoli, ma il giocatore brasiliano resta negli spogliatoi nell'intervallo (poi si saprà che aveva accusato vertigini e mancanza di equilibrio) e da lì in poi sparisce per un paio di mesi senza che vengano date notizie sui problemi fisici che lo tengono fuori. A novembre l'annuncio della diagnosi di cavernoma, una malformazione vascolare del cervello che può portare a emorragie anche mortali. Castan è al massimo della sua carriera, il mondo gli crolla addosso. In quel momento Garcia diventa molto più di un allenatore, facendo qualcosa che Leandro racconta solo adesso: "Non l'ho mai detto prima, ma è una cosa che porto nel cuore". Ben altro è il ricordo, molto meno positivo sul piano umano, di Luciano Spalletti, che lo metterà alla porta dopo essere subentrato al tecnico francese: "Mi sono sentito umiliato".

Leandro Castan ha vestito la maglia della Roma per 81 volte, tra il 2012 e il 2016: in mezzo l’operazione al cervello
Leandro Castan ha vestito la maglia della Roma per 81 volte, tra il 2012 e il 2016: in mezzo l’operazione al cervello

La carriera di Leandro Castan stroncata dal cavernoma al cervello: Rudi Garcia non abbandona il brasiliano

Il 21 novembre la Roma annuncia pubblicamente che Castan subirà un intervento chirurgico al cervello per rimuovere il cavernoma: l'operazione viene eseguita al Policlinico Gemelli di Roma, Leandro è in terapia intensiva, con un rischio di danni permanenti del 10%. Poi il calciatore brasiliano inizia un lungo percorso di riabilitazione per "imparare di nuovo a camminare". Salta tutto il resto della stagione 2014/15 e riprende ad allenarsi dopo circa un anno, ma con difficoltà motorie e psicologiche. La Roma lo sostiene, rinnovandogli il contratto e fornendogli le migliori cure possibili.

"Mi sono stati vicino davvero tanto – racconta oggi Castan – non posso fare altro che ringraziare il club e le persone che hanno vissuto con me quel periodo. Walter Sabatini è stato come un secondo padre, ma anche Rudi Garcia è stato fondamentale. Dopo ogni allenamento veniva a casa mia e passava mezzora con me. Succedeva tutti i giorni. Era il suo modo per farmi sentire parte del gruppo. Non l'ho mai detto prima, ma è una cosa che porto nel cuore".

Leandro Castan festeggia il gol di Miralem Pjanic in un Roma–Milan dell’aprile 2014
Leandro Castan festeggia il gol di Miralem Pjanic in un Roma–Milan dell’aprile 2014

La brutalità di Luciano Spalletti nel mettere alla porta Castan: "Mi disse che potevo giocare nel Frosinone"

Garcia viene esonerato dalla Roma nel gennaio del 2016 e al suo posto arriva Spalletti, la cui brutalità nel farlo fuori è altrettanto potente nella memoria di Castan: "Mi chiamò nel suo ufficio per dirmi che voleva rilanciarmi. ‘Cosa devo fare per ritrovare uno dei difensori più forti del campionato', mi chiese. All'inizio infatti mi diede fiducia – ricorda il brasiliano alla ‘Gazzetta dello Sport' – Poi dopo quella partita terribile contro il Verona, scelse di non farmi più giocare. Mi convocò e mi disse che sarei dovuto andare via, che il mio livello era quello di uno che poteva giocare nel Frosinone. Quindi in Serie B. Fu brutto, non tanto per la scelta ma per i modi usati. Mi sono sentito umiliato. Non credo, però, di essere l'unico ad averci discusso nel corso del tempo…".

Castan non sarebbe mai più tornato quello di un tempo, giocando qualche partita con le maglie di Torino e Cagliari, prima di tornare in Brasile al Vasco da Gama e chiudere dopo un'ultima esperienza di tre mesi al Guaraní: l'annuncio del ritiro arrivò l'11 luglio 2022, all'età di 35 anni.

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