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Lazio stangata dal giudice sportivo, Lotito sbotta in tv: “Le cose si commentano da sole”

Il presidente parla a pochi minuti dal fischio d’inizio della partita di Champions col Bayern Monaco. E annuncia battaglia: “Faremo valere le nostre ragioni nelle sedi opportune”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Le cose si commentano da sole". Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, non si lascia trascinare dalla polemica né dalla voglia di dire realmente quel che pensa sulla ridda di squalifiche che ha decimato la squadra dopo la burrasca arbitrale che s'è abbattuta durante la sfida di campionato col Milan. Due giornate di squalifica a Guendouzi, una a Marusic e Pellegrini, fermato per un turno anche il tecnico, Sarri. E ancora: i gialli pesanti a Ciro Immobile e a Romagnoli. Una situazione tremenda sotto il profilo disciplinare per i biancocelesti che, oltre al danno della sconfitta maturata con un gol nel finale, si ritrovano penalizzati anche dalle sanzioni del giudice sportivo dopo i cartellini sventolati dall'arbitro Di Bello.

"Non faccio commenti – dice il massimo dirigente ai microfoni di Mediaset, a pochi istanti dal ritorno di Champions a Monaco di Baviera – perché le cose si commentano da sole… Chi ha visto la partita può esprimere un giudizio e ritenere se sono sanzioni compatibili. Faremo quello che riteniamo giusto fare per far valere le nostre ragioni nelle sedi opportune".

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Il direttore di gara, Di Bello, è finito nel mirino per la gestione dei momenti chiave della partita. "Ha superato ogni limite", la reazione di Lotito a caldo dopo la gara coi rossoneri. Il polverone di polemiche e il dubbio che, forse, certe situazioni di gioco avrebbero meritato maggiore freddezza e lucidità, lo hanno spinto a fare autocritica. In un messaggio mandato al designatore, Rocchi, ha scritto: "Mi spiace… potevo fare meglio".

Altro tema caldo, il dossieraggio che ha coinvolto l'attuale presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Lotito ha allontanato da sé ogni sospetto, riferimento o qualsivoglia forma di contatto con la vicenda che presenta lati oscuri. "Non sono impegnato nei dossieraggi, né conosco i fatti. All’epoca fui ascoltato per capire se avevo conoscenza delle persone che hanno agito. Ma non conosco nessuno che non sia Flori, e come me anche molti altri presidente… per quanto mi riguarda, tutto il resto fa parte di considerazioni da salotto. Nel comunicato ho fatti chiarezza sul mi ruolo nella vicenda: semplicemente, non ne ho".

Ultimo riferimento al percorso intrapreso dalla Lazio in Champions: "Siamo nell'Olimpo del calcio – ha concluso Lotito – e siamo molto orgogliosi di quanto fatto. E questo fa parte del nostro processo di crescita nel corso del tempo".

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