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Lazio KO col Sassuolo, Sarri furioso diserta la sala stampa e torna a Roma da solo: cos’è successo

Maurizio Sarri ha lasciato in tutta fretta il Mapei Stadium dopo la sconfitta della Lazio contro il Sassuolo, senza rilasciare alcuna dichiarazione. Apparentemente per motivi familiari, ma c’è chi vocifera fosse furioso con i suoi giocatori, contestati anche dai tifosi al 90′
A cura di Alessio Pediglieri
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Maurizio Sarri non si è presentato ai microfoni del post gara di Sassuolo-Lazio, disertando anche la sala stampa per la conferenza classica del dopo partita. "Motivi familiari" hanno fatto sapere dalla società per l'improvvisa assenza del tecnico che si è detto essere partito immediatamente in direzione della Capitale. Ma a distanza di poche ore, una versione che inizia a fare crepe e che rivela un'altra realtà: la rabbia dell'allenatore nei confronti dei propri giocatori, che sono caduti a Reggio Emilia malamente, per la seconda volta in tre partite. Contestati anche dai tifosi presenti a Reggio Emilia.

La Lazio dopo il Como cade anche col Sassuolo: Sarri non rilascia dichiarazioni

Il secondo KO in due trasferte per la Lazio di Maurizio Sarri ha fatto molto rumore. Dopo Como, è arrivata la sconfitta anche a Reggio Emilia contro il Sassuolo di Fabio Grosso che ha avuto la meglio nel finale di partita. Una sconfitta che brucia in casa laziale e che ha scatenato la contestazione dei tifosi, decisamente delusi dalle prestazioni di Capitan Zaccagni e compagni. Ma anche il livore da parte di Maurizio Sarri che, apparentemente a causa di motivi familiari, ha lasciato in anticipo e in tutta fretta il Mapei Stadium, non presentandosi davanti ai microfoni nel post partita dove al suo posto è spuntato a sorpresa il vice Marco Ianni.

Il motivo del silenzio di Maurizio Sarri: non solo motivi familiari

Dietro l'improvviso abbandono di Sarri, che si è negato ai microfoni dei cronisti, non ci sarebbero motivi familiari o meglio, non sarebbero solamente questi il pretesto per restare in silenzio. Come riporta "Il Messaggero", quotidiano della Capitale molto vicino alle due romane, dietro alla scelta di non parlare – condivisa con la società – è stata la tanta rabbia e la delusione accumulate per la sconfitta contro il Sassuolo e per la prestazione insufficiente della sua Lazio.

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La Lazio contestata a fine partita: i tifosi indicano il tunnel ai giocatori

Nel finale di partita, Sarri era apparso nervosissimo anche per le costanti perdite di tempo dei neroverdi e del poco recupero concesso dall'arbitro. Davanti a triplice fischio è subito salito in macchina con il DS Fabiani, saltando tutte le interviste e la conferenza stampa post partita in direzione Roma, mentre la squadra è andata a ringraziare i circa 6mila tifosi ricevendo in cambio la furia dagli spalti. Gli ultrà hanno fatto scattare la contestazione, indicando ai calciatori il tunnel degli spogliatoi, in segno di protesta. Un clima torrido che il silenzio di Sarri ha reso ancor più incandescente.

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