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L’amico è gravemente malato, Ibrahimovic si commuove in diretta: “Voglio solo dirti una cosa”

Il campione svedese ha mostrato grande vicinanza emotiva al giornalista che ha parlato della gravità della propria malattia: “Thijs mi ha aiutato e mi ha dato tutto il sostegno di cui avevo bisogno quando non avevo davvero nessuno in Olanda”.
A cura di Maurizio De Santis
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Ibrahimovic in collegamento con l’amico giornalista, Slegers.
Ibrahimovic in collegamento con l’amico giornalista, Slegers.

Ibrahimovic così non si era mai visto. La commozione che mostra durante un collegamento in diretta quasi fa a cazzotti con l'immagine da duro che non deve chiedere mai. Si può essere fieri e avere spirito combattivo ma non per questo sacrificare il lato umano. E Zlatan lo porta fuori con tutta la sincerità e la personalità che lo ha sempre contraddistinto: lo fa in un'occasione e per una persona speciale.

È Thijs Slegers, giornalista di "Football International" che una decina di giorni fa ha annunciato di vivere un momento molto difficile per le gravi condizioni di salute in cui versa. Due anni fa i medici gli hanno dato la notizia che lo ha raggelato: è affetto una forma di leucemia acuta, da quel momento la vita è cambiata di colpo.

La commozione in studio nel corso del programma organizzato per un fine speciale.
La commozione in studio nel corso del programma organizzato per un fine speciale.

La luce s'è spenta e riaccesa, s'è ritrovato catapultato in una realtà totalmente diversa e con un orizzonte scandito dalle terapie prima ancora che dagli impegni di lavoro. È stato lui stesso a parlare di come non c'è possibilità che migliori e, cosa peggiore, di come nemmeno più i medici possano fare altro per aiutarlo. Tutto quello che potevano fare, l'hanno messo in atto. L'espressione del campione svedese, che interloquisce in collegamento durante una trasmissione su Espn, dice tutto: lo sguardo, il tono di voce, il modo in cui trattiene l'emozione, la mimica raccontano quegli istanti meglio di ogni altra cosa.

Il campione svedese ha racconto come ha conosciuto e quanto sia stato importante l’amico giornalista in una fase particolare della sua vita.
Il campione svedese ha racconto come ha conosciuto e quanto sia stato importante l’amico giornalista in una fase particolare della sua vita.

Slegers è ospite di "Blood parents for Thijs", programma all'interno del quale non ha parlato solo di sé ma soprattutto lanciare un messaggio molto forte, un appello diretto al cuore delle persone, qualcosa che fa venire la pelle d'oca, è bello e disarmante allo stesso tempo, è dolce e doloroso, ti toglie il fiato e ti lascia in testa mille domande e dentro una gran confusione.

"Io non posso essere più aiutato ma altri sì", le parole di Slegers che s'è rivolto così al pubblico invogliando le persone a donare cellule staminali e sangue per dare una speranza e una possibilità a chi ne ha ancora una. Parole che non sono cadute nel vuoto, a giudicare dall'aumento del numero di donatori che hanno risposto in silenzio e con la forza di un gesto semplice a quell'adunata per la vita.

Ibra ha fatto sentire la sua vicinanza al giornalista e amico che conosce dai tempi dell'Ajax, quando era ancora giovane, aveva talento ma non ancora la testa giusta su spalle già abbastanza larghe. "È stato il mio unico amico quando non avevo davvero nessuno in Olanda – ha spiegato -. Normalmente consideravo i giornalisti come nemici ma Thijs mi ha aiutato e mi ha dato tutto il sostegno di cui avevo bisogno. Siamo sempre rimasti in contatto e sarà sempre nel mio cuore". Slegers ascolta commosso quel toccante attestato di stima: "Thijs, voglio solo dirti che ti voglio bene, amico mio". Grande Zlatan.

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