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La vita dannata del talento sprecato Billy Kenny: “Alcool e cocaina per 25 anni”

Billy Kenny ritiratosi a soli 21 anni dal calcio professionistico e considerato uno dei più grandi talenti sprecati della storia del calcio inglese svela la sua vita dannata prima e dopo il ritiro: “Sono stupito di essere ancora vivo”
A cura di Michele Mazzeo
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Se agli esperti di Premier League di una certa età chiedete di elencarvi i cinque calciatori inglesi che più di tutti hanno sprecato il proprio talento sicuramente tra quei cinque nomi ci sarà quello di Billy Kenny. A molti di voi questo nome non dirà nulla, ma per tutti gli anni trascorsi nelle giovanili dell'Everton e per quelli in cui ha giocato in prima squadra con i Toffees il classe '73 era considerato un predestinato, uno di quei che calciatori che tutti aspettavano come guida tecnica della Nazionale dell'Inghilterra negli anni a venire.

Oltremanica infatti, per le sue movenze e la sua classe cristallina era considerato il nuovo Paul Gascoigne, tanto che il suo soprannome era proprio "Goodison Gazza", e nonché uno dei migliori prospetti a livello internazionale, tanto che diversi top club del Vecchio Continente avevano mandato propri osservatori a vederlo giocare.

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Oggi invece le cose sono drasticamente cambiate: a Liverpool infatti viene fatto il suo nome ai ragazzini come esempio da non seguire (nei campetti del Merseyside ancora oggi non è difficile ascoltare frasi come "Se continui così farai la fine di Billy Kenny"). Inevitabile chiedersi perché vi sia stato questo drastico cambiamento nella sua reputazione?

Per trovare la risposta basta dare un'occhiata alla sua carriera che, dopo aver fatto il suo esordio tra i grandi con l'Everton nel 1992 e aver segnato nel primo derby di Premier League con il Liverpool, lo ha visto ritirarsi dal calcio professionistico a soli 21 anni. Ma è soprattutto la vita dannata che ha fatto in quel breve periodo e negli anni a venire che ha trasformato Billy Kenny in un esempio negativo.

Billy Kenny oggi dopo essersi disintossicato dall'alcool e dalla cocaina (fonte Liverpool Echo)
Billy Kenny oggi dopo essersi disintossicato dall'alcool e dalla cocaina (fonte Liverpool Echo)

A raccontarlo è lui stesso in un'intervista rilasciata a Liverpool Echo: "Ho bevuto la mia prima birra quando sono entrato nella prima squadra dell'Everton. Era un modo per sentirmi parte del gruppo, per adattarmi, dato che ero solo un ragazzino. Da quel momento non ho più smesso di bere e di fare uso di cocaina per 25 anni. Senza sosta – ha infatti rivelato quello è considerato il talento perduto per antonomasia in Inghilterra –. Sono stupito di essere ancora vivo. La mia routine? Sveglia, droga, alcool per due o tre giorni, poi altrettanti a dormire. Mangiavo cibo cinese e poi ricominciavo da capo" ha quindi proseguito descrivendo la sua vita oltre il limite.

Oggi, dopo vari tentativi, sembra essersi finalmente disintossicato sia dall'alcool che dalle droghe. E ci è voluto un tragico evento affinché trovasse la forza di mettere fine a quella vita distruttiva e autolesionista: "Il mio più grande rimpianto, però, non è il calcio, ma ciò che ho fatto passare ai miei genitori. È stata la morte di mia madre a darmi la svolta per riprendere in mano la mia vita" ha difatti chiosato Billy Kenny che sarà comunque ricordato per il calciatore inglese che più di chiunque altro ha sprecato il grande talento che la natura gli aveva dato.

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