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La Svezia accusa l’Italia: “Elanga è stato vittima di commenti razzisti da un avversario”

Italia e Svezia si sono affrontate, a livello Under 21, a Monza. L’incontro è terminato 1-1. Gli svedesi hanno pareggiato al 92′ e dopo quel gol gli animi si sono accesi. La nazionale svedese ha fatto sapere pubblicamente che Anthony Elanga, la stella della nazionale, è stato vittima di commenti razzisti da parte di un calciatore dell’Under 21 italiana.
A cura di Alessio Morra
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A Monza, martedì scorso, si è giocata una partita molto importante valida per le Qualificazione al Campionato Europeo Under 21 del 2023 tra l'Italia e la Svezia, l'incontro è terminato 1-1. Il giovane bomber del Pisa Lorenzo Lucca ha siglato il primo gol con gli azzurrini, che sono stati beffati al 92‘ quando gli scandinavi hanno trovato il pari con Prica. Ma questa partita rischia di passare alla storia per un brutto episodio. Perché la federcalcio svedese ha fatto sapere che la stella dell'Under 21 Anthony Elanga è stato vittima di un'offesa razzista, un'offesa pronunciata da un calciatore della nazionale dell'Italia. La FIGC seccamente smentisce. In un comunicato la federcalcio risponde alla Svezia dicendo che nessun giocatore dell'Under 21 abbia proferito offese razziste.

La denuncia della Svezia

Al termine dell'incontro Anthony Elanga, calciatore del Manchester United (con i Red Devils ha già esordito e fatto gol in Premier League), ha detto di essere stato oggetto di un commento razzista, commento che sarebbe stato fatto da un calciatore dell'Under 21 dell'Italia. La Svezia a sua volta ha fatto sapere di aver denunciato l'accaduto, lo ha fatto in modo formale informando gli arbitri e i delegati della Uefa, che adesso dovranno indagare. Nessun calciatore svedese né il tecnico della nazionale hanno parlato dell'accaduto. Ma lo hanno fatto il responsabile della sicurezza, Martin Fredman: "I nostri addetti stanno redigendo un rapporto di polizia. Ho ricevuto informazioni sull'accaduto e so che è successo qualcosa dopo il gol", e il manager dell'Under 21 Claes Eriksson che ha detto: "Nessuno dovrebbe essere esposto al razzismo, è inaccettabile. Tutti noi sosteniamo Antohny in questa battaglia".

Dopo il gol del pareggio svedese al 92′ gli animi si sono accesi. L'Italia che aveva sciupato due nitide palle gol per chiudere i giochi viene raggiunta da Prica, gli svedesi festeggiano l'1-1. Qualche azzurrino non gradisce i festeggiamenti della Svezia e gli animi si accendono, pure troppo e forse vola qualche parola da non dire mai. Elanga è furioso, Okoli prova a calmarlo, ma il talento dello United non riesce a trovare serenità e anche rientrando negli spogliatoi dice qualcosa all'arbitro.

La Figc rigetta le accuse: nessun insulto razzista in Italia

Poche ore dopo il comunicato della federazione svedese, l'Italia risponde, sempre con un comunicato, e lo fa smentendo in modo categorico che ci sia stato un calciatore dell'Under 21 che abbia offeso in modo razzista un giocatore della Svezia. La Figc ribadisce l'impegno nel contrasto al razzismo, condanna ogni insulto e fa sapere che è pronta a tutelare la propria immagine e quella dei calciatori in ogni sede:

In relazione a quanto riportato dalla Federcalcio svedese sul proprio sito e ripreso da alcuni Media, la FIGC smentisce nella maniera più assoluta che un calciatore della Nazionale Under 21, durante la gara Italia – Svezia disputata ieri a Monza, abbia espresso offese a sfondo razzista nei confronti di un avversario, episodio tra l’altro che, da quanto ci risulta, non è stato riscontrato dagli ufficiali di gara o dal delegato UEFA.

Auspicando che gli organismi competenti facciano chiarezza tempestivamente sul caso, come emerge dalle immagini televisive trasmesse da Rai 2 ieri e tuttora disponibili su RaiPlay, dopo il gol del pareggio, al 92’, due calciatori svedesi esultano a lungo per la rete realizzata e vengono richiamati dai calciatori italiani a riprendere il gioco velocemente. Ribadiamo che nessuna offesa a sfondo razzista è stata pronunciata prima, in quel momento o successivamente e che la FIGC tutelerà, in tutte le sedi competenti, la propria immagine e quella dei propri calciatori.

La FIGC, al contempo, ribadisce l’impegno profuso costantemente da tutto il calcio italiano e in particolare dalle Nazionali, attraverso numerose iniziative, per il contrasto al razzismo e condanna ancora una volta qualsiasi insulto discriminatorio o episodio di violenza.

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