La statua di Ibrahimovic abbattuta dai vandali a Malmö

Zlatan Ibrahimovic è tornato in Serie A e al Milan. In Italia è stato accolto con grande calore dai tifosi rossoneri che sperano nel suo carisma, nella sua esperienza, nelle sue prodezze tecniche per lasciare alle spalle una prima parte di campionato durissima e risalire la classifica. La Samp – formazione contro la quale ha segnato 6 reti in altrettante partite giocate contro – segna il suo debutto ufficiale, ad attenderlo a San Siro ci sono sessantamila tifosi. In Svezia l'opinione pubblica è divisa, in particolare quella di Malmö, laddove è cresciuto da calciatore prima di spiccare il volo in carriera recandosi in Olanda, Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Stati Uniti (e adesso di nuovo nel Belpaese).
A Malmö abbattuta la statua di Ibrahimovic
La statua eretta a ottobre scorso nella sua città natale è stata più volte vandalizzata (a fine novembre venne addirittura data alle fiamme). Nella notte scorsa c'è chi s'è spinto oltre e l'ha distrutta. Quel simulacro, eretto in onore del campione che potrebbe anche tornare in nazionale, è franato a causa dei danni arrecati di volta in volta: gli hanno segato le gambe all'altezza delle caviglie.
Perché tanto astio nei confronti del calciatore
Perché tanto accanimento nei confronti del giocatore? Cosa ha fatto di così grave e oltraggioso da meritare un trattamento del genere? Perché è così odiato? A fare infuriare i suoi (ex) tifosi è stato l'acquisto da parte del giocatore di buona parte delle azioni dell'Hammarby, club di Stoccolma rivale di Malmö. E così quello che poteva sembrare un semplice investimento è divenuto oggetto della discordia: perché comprare quote di quella società e non di quella del proprio paese? Ad aggiungere benzina sul fuoco furono anche le parole di Ibra che dichiarò di essere pronto a rinforzare a tal punto il club da trasformarlo nella più grande squadra di calcio della Scandinavia.
Monumento lesionato e ribaltato
Abbattuta pezzo dopo pezzo. L'astio nei confronti di Zlatan è stato manifestato in diverse occasioni: hanno tagliato il naso della statua poi l'hanno colpita e lesionata a più riprese fino a ribaltarla dal basamento sul quale era stata poggiata. "Portatela via", è la scritta comparsa nei pressi dell'installazione. Messaggio molto chiaro ed efficace.