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La Roma si difende dalle accuse di Fonseca: “Non è colpa del nostro atteggiamento”

Il ko dell’Olimpico contro il Napoli ha riaperto il confronto all’interno della Roma. Da un lato Fonseca che accusa i giocatori di aver sbagliato approccio e mentalità, privi di iniziativa e coraggio. Dall’altro capitan Pellegrini che rigetta al mittente le accuse: “Era concordato partire bassi e abbiamo preparato la gara con la convinzione di ribadire le nostre ambizioni”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il ko all'Olimpico sotto i colpi di Dries Mertens ha ridimensionato improvvisamente la risalita romanista in campionato. Ci si attendeva la partita del rilancio, che avrebbe cancellato statistiche imbarazzanti nei confronti diretti con le altre big e invece è arrivata l'amara conferma: la Roma si fa piccola nel momento del bisogno, rischiando di restare al margine della sfida per un posto in Champions League. Sfida che annovera diverse, agguerrite concorrenti, Inter esclusa: Atalanta, Milan, Juventus, Napoli. Contro cui ha troppo spesso pagato pegno.

Da qui lo sfogo di Fonseca, il tecnico giallorosso che aveva predicato nel deserto alla vigilia dello scontro diretto con il Napoli di Gattuso: nessun alibi, nemmeno scuse. Si deve vincere e convincere. Dopo 90 minuti all'Olimpico non è stato raggiunto nessuno dei due obiettivi e la rabbia e la delusione del post gara si sono fatti sentire nelle dichiarazioni del tecnico portoghese.

A Fonseca, oltre a ciò che sta dimostrando a livello tecnico e tattico, si deve dare atto anche di una integrità intellettuale che raramente oggi si vede sui campi da calcio, una coerenza con il proprio pensiero, una dignità nell'assumersi meriti e colpe, proseguendo nella propria idea. La mancanza di mentalità e coraggio nei confronti dei propri giocatori è l'ennesimo esempio di assunzione delle proprie responsabilità senza cercare scusanti.

A fronte delle parole del tecnico sono arrivate anche quelle di capitan Pellegrini che ha provato a mettere la classica toppa sul buco: "Contro il Napoli è vero abbiamo sbagliato. Ci siamo abbassati troppo ma non mi sento di dire che sia mancata la mentalità, abbiamo sbagliato atteggiamento. Nel secondo tempo si è visto: abbiamo fatto meglio". Ma non abbastanza, l'uno-due di Mertens non ha sortito effetto alcuno, la gara è stata indirizzata sui binari del Napoli e così si è conclusa.

Adesso servirà un confronto a fari spenti tra giocatori e tecnico al di là delle dichiarazioni pubbliche. Qualcosa da chiarire c'è perché nelle parole di Pellegrini si evince il rifiuto di prendersi la colpa della (ennesima) disfatta: "Partire bassi è stato concordato insieme, non abbiamo di certo sbagliato approccio: era inteso che non dovevamo pressare alti. Poi, ciò non significa essere passivi. Su questo punto dobbiamo migliorare, ma posso garantire che abbiamo preparato la gara senza sufficienza, avevamo intenzione di confermare le nostre ambizioni".

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