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La rivoluzione di gennaio della Roma: il Real Madrid di Ancelotti può aiutare Mourinho

Il pugno di ferro di Josè Mourinho contro gli epurati nel dopo Bodo/Glimt costringerà la società a intervenire sul mercato. Al momento, in tribuna c’è un patrimonio di circa 50 milioni di euro che i Friedkin non possono permettere che si svaluti. Piacciono due ‘seconde scelte’ di Ancelotti, Nacho e Cheballos con Mayoral che potrebbe ritornare 6 mesi prima della scadenza alla Casa Blanca e Villar che ha buoni pretendenti in Liga.
A cura di Alessio Pediglieri
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Josè Mourinho non ha fatto alcun passo indietro: chi lo ha obbligato a subire la più pesante sconfitta nella sua carriera resta segnato in rosso sul suo taccuino. Nessuna retromarcia, nessuna condizionale: gli esclusi restano tali e – forse – l'unico a poter sperare di rimanere in giallorosso fino a fine stagione è il solo Kumbulla, già reintegrato in rosa in occasione della sfida al Milan per necessità difensive. In Spagna – e non solo – circolano insistenti voci che il portoghese ha già messo gli occhi su diversi obiettivi e costringerà i Friedkin all'investimento.

La tolleranza zero di Mourinho verso gli epurati sta costando carissimo alla Roma. Sia sul fronte finanziario per il costo totale dei cartellini dei giocatori finiti in tribuna a tempo indeterminato, sia su quello sportivo con una rosa limitata allo stremo da infortuni e assenze e costretta ad attingere alla Primavera per avere il numero di ricambi sufficiente. Una scelta radicale che spingerà a prendere una decisione ancor più definitiva nel prossimo mercato invernale durante la sessione di gennaio.

Conti alla mano, la situazione non può essere soddisfacente per i Friedkin: Gonzalo Villar, 23enne spagnolo arrivato dall'Elche nel gennaio 2020 per 5 milioni e in contratto fino al 2024 ha un valore attuale attorno ai 14 milioni di euro. Bryan Rynolds che di anni ne ha 20, ha il contratto in scadenza nel 2025 e un valore sui 5 milioni. Poi c'è il 24enne Amadou Diawara che vale sui 15 milioni di euro (e contratto in scadenza 2024), un po' meno di quanto vale Marash Kumbulla, 21enne neo arrivato dal Verona per 15 milioni e con un cartellino attorno ai 22. Infine, Borja Mayoral, la cui posizione è particolare rispetto agli altri: in prestito fino al 2022 dal Real Madrid per 2 milioni, potrebbe attendere la conclusione del campionato e fare ritorno in Spagna.

In totale sono circa 50 i milioni che Mourinho ha messo in stand by dopo il terribile flop europeo contro il Bodo/Glimt, con il serio rischio di vedere svalutare enormemente questo patrimonio da qui ai prossimi mesi, vista l'intolleranza del portoghese a tornare sui propri passi. Così, stanno iniziando a circolare voci sempre più insistenti su ciò che accadrà a gennaio, quando si riapriranno le porte del mercato. Lo stesso Borja Mayoral potrebbe rientrare – dicono in Spagna – in un movimento di più ampio respiro, tornando anzitempo al Real di Ancelotti, da dove si vorrebbero due giocatori in particolare: Nacho e Cheballos.

Alla corte di Ancelotti per Nacho e Cheballos

I due calciatori spagnoli rispondono bene alle richieste di Mourinho e non sarebbe irragionevole vederli partire a gennaio. Vero è che Nacho ha avuto molti minuti a inizio stagione da parte di Ancelotti ma il recupero degli infortunati lo ha relegato ancora una volta in panchina. Nel caso del centrocampista andaluso, il discorso è differente: Cheballos non ha ancora esordito con il Real Madrid per infortunio, retrocedendo nelle gerarchie di Carlo Ancelotti. Entrambi i giocatori hanno però bisogno di minuti se vogliono rendere difficile a Luis Enrique le prossime scelte in vista della Coppa del Mondo e l'interesse della Roma potrebbe fare al caso loro.

Il buon mercato di Villar e l'ostacolo africano per Diawara

Chi ha buon mercato in uscita è Gonzalo Villar, sempre sulla strada che lo riporterebbe in patria: Valencia e Atletico Madrid sono sulle sue tracce e una trattativa non è da escludere col giocatore oramai deciso a lasciare la Capitale alla prima occasione utile. Anche per Diawara si dovrebbe lavorare alla cessione definitiva ma ci sono più ostacoli, non ultima la Coppa d'Africa che partirà proprio a gennaio: difficile credere che qualcuno lo possa acquistare per vederselo strappare dalla nazionale guineana.

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