La replica di Spalletti sul “rigorino” al Napoli contro l’Empoli: “Posso fare le statistiche…”
Il tecnico dell'Empoli, Zanetti, lo aveva definito un "rigorino" protestando per quella decisione che aveva rappresentato la svolta della partita al Maradona. È il tocco di Marin su Osimhen che ha indotto l'arbitro Pairetto a fischiare fallo contro i toscani e massima punizione dal dischetto per il Napoli. Fino allora (69°) il risultato era rimasto inchiodato sullo 0-0 con gli azzurri padroni del campo ma incapaci di affondare il colpo, bloccati dall'atteggiamento e dall'assetto tattico degli avversari.
La concessione del tiro dagli undici metri ha fatto discutere per l'entità del contatto, la posizione in cui è avvenuto e soprattutto per la piega che aveva preso l'azione ma l'assoluta convinzione del direttore di gara ha fatto la differenza nella valutazione di quell'episodio chiave. Se non avesse fischiato, se quella situazione di gioco gli fosse sfuggita non ci sarebbe stato intervento da parte del Var considerate le proporzioni del contatto.
Cosa è successo? Pairetto è in controllo dell'azione, la visuale è perfetta così come la distanza dal luogo dov'è commessa la scorrettezza: dall'inquadratura si nota come l'attaccante del Napoli rubi campo e palla all'avversario. lo anticipa avventandosi come maggiore ‘carattere' sulla sfera, la fa propria ed è bravo a difenderla con il corpo da un ritorno di Marin che commette un'ingenuità, il più classico intervento per negligenza: impatta con il ginocchio destro sul tendine d'Achille di Osimhen e lo atterra.
Il direttore di gara non ha dubbi e Lozano – che s'incarica della battuta – sblocca il match. Cambia l'inerzia della sfida che si mette tutta in discesa anche in virtù dell'espulsione di Luperto (ex di turno) per somma di ammonizioni. A distanza di qualche giorno, complici anche le polemiche molto aspre per quanto accaduto in Verona-Juventus (mani di Danilo), Spalletti non cade nella trappola ed evita riflessioni scivolose.
"Certe polemiche non ci riguardano – ha ammesso in conferenza stampa, alla vigilia dell'ultimo incontro con l'Udinese prima della sosta -. Il nostro biglietto da visita è fare calcio interessante, che abbia qualità, coinvolgendo il sentimento dei nostri tifosi. Rigorino? Posso fare le statistiche… prendere tutti i giornali che hanno parlato dell'episodio e verificare cosa hanno detto… se ne ricaverebbero cose divertenti".
Il tecnico non si spinge oltre si limita a un leggero richiamo a un precedente a sfavore: "Mi sembra molto simile a quello che subimmo contro il Lecce – ha aggiunto -. E chiudo come avevo iniziato, per il calcio che vogliamo fare non c'è polemica sugli episodi".
