La reazione di De Rossi a una domanda sgradita in conferenza: “È veleno, non me ne parlate più”

Daniele De Rossi commenta con molto realismo la sconfitta del Genoa contro l'Inter e in conferenza stampa, quando gli fanno notare come la pressione sulla squadra derivi anche dal battage sui social che prende di mira i calciatori, dà una risposta secca alla riflessione sulle critiche (durissime) rivolte al portiere, Leali. La domanda è sgradita e la reazione del tecnico del Grifone sottolinea tutto il fastidio nel dover affrontare un argomento del genere. "Sono il veleno, a me non interessano. E non me parlate più". Non è la prima volta che l'ex calciatore affronta un argomento del genere, lo ha fatto anche in passato quando era alla guida della Roma: definì le persone che si abbandonano a offese, insulti pesanti come dei "subumani che si nascondono dietro una tastiera". E anche allora chiarì che non dava affatto importanza a questo aspetto della comunicazione che accorcia terribilmente le distanze tra i protagonisti in campo e la galassia (variegata) del tifo che segue una squadra.
La risposta secca di De Rossi alle critiche social: "A me non interessano"
A margine della discussione sul match del Genoa c'è spazio anche per una questione che De Rossi avrebbe preferito evitare. E lo dice chiaramente quando replica al reporter che in conferenza mette in risalto il "fuoco amico" che ha bersagliato il portiere del Grifone, Leali.
"Sui social? Ha sbagliato interlocutore – dice il tecnico rossoblù -. Leali ha salvato su Pio Esposito, poi su Thuram. È uscito bene un paio di volte, ha giocato con i piedi con personalità. Come tutti gli altri, ha fatto cose buone e meno buone". E stop, il resto nemmeno lo prende in considerazione. Non gli interessa dare peso al caos che viene sollevato in Rete. "Sui social portieri o attaccanti che sbagliano un gol saranno sempre quelli più bersagliati, ma per me i social non esistono. Quello che per conta veramente sono i tifosi del Genoa ed erano oggi allo stadio".

L'esperienza alla Roma: "Per 20 anni ne hanno dette tante su di me…"
Poi il riferimento all'esperienza passata in giallorosso e al lavoro fatto su se stesso per non lasciarsi trascinare in un vortice tossico. "Per 20 anni alla Roma ne hanno dette tante su di me… dicevano cose che non esistono. Non li ho mai guardati, sapevo che ci avrei trovato tanti complimenti in queste settimane per me, mentre io devo analizzare con lucidità le prestazioni. È veleno. Leggi 100 commenti e qualcosa ti rimane dentro ecco perché non li prendo in considerazione. E non me ne parlate più".