La reazione di Conceiçao per il cambio nel derby: Vlahovic lo calma, ma non ce l’aveva con Spalletti

Non è stato sicuramente un derby da ricordare Juventus-Torino di sabato 8 novembre per l'11a di Serie A. I bianconeri hanno diverse volte sfiorato il vantaggio ma l'occasione più ghiotta l'hanno avuta i granata con Adams. Per il resto poche emozioni e tanta tensione come ogni stracittadina merita, con momenti di adrenalina pura come quello che ha visto protagonista Conceiçao non appena sostituito da Spalletti, insoddisfatto della squadra. Il portoghese si lascia andare ad un gesto plateale: deve intervenire Vlahovic per evitare il peggio e calmarlo. Ma l'oggetto del fastidio di Conceiçao non era il tecnico.
La decisione di Spalletti e la doppia sostituzione: fuori Vlahovie e Conceiçao
Dopo un primo tempo e un inizio di ripresa incolore, Luciano Spalletti ha deciso di mettere mano all'undici iniziale per provare a dare una scossa alla partita e alla squadra. Doppio cambio tra i bianconeri, al 65′ quando il tecnico prova a rivoltare la squadra trovando soluzioni vincenti: dentro due ultimi arrivati, Zhegrova e Davi, fuori Conceiçao e Vlahovic. Per il portoghese e il serbo tanta buona volontà ma poca lucidità nei momenti che contano, così la scelta dell'ex ct azzurro. Che però non è stata presa nel modo migliore da Conceiçao.
La reazione scomposta di Conceiçao in panchina e l'intervento di Vlahovic
Vlahovic si accomoda tranquillamente in panca – poi si saprà che ha problemi alla schiena, motivo per cui è stato sostituito – mentre Conceiçao ha più di una cosa da dire: tutto catturato dalle tante telecamere che seguono il match e che trasmettono in diretta. Sul volto di Conceiçao l'espressione è tra l'infastidito e il rabbioso che anticipa un evidente gesto di stizza. In un primo momento si è pensato potesse avercela con la scelta di Luciano Spalletti dal toglierlo dal campo ma il motivo è un altro: il portoghese in realtà si è infastidito per la presenza proprio di uno dei cameraman a bordo campo che, per seguire il tutto, si era avvicinato evidentemente troppo. Facendolo scattare in una reazione di frustrazione, poi frenata da un Vlahovic più lucido e calmo.