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La proposta di Galliani: “Cambiamo i calendari e giochiamo i campionati ad anno solare”

Adriano Galliani, navigatissimo uomo di calcio, propone che la prossima stagione, quella 2020-2021, si sviluppi sull’anno solare, come succede in SudAmerica: “Il tempo c’è, si faccia per due anni come in Sudamerica, campionati nell’anno solare. Il campionato 2020-21 cominci nel febbraio 2021, poi si torna all’antico”.
A cura di Alessio Morra
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Quando si tornerà a giocare? La stagione sarà conclusa? E se si il campionato tornerà quando finirà? Queste domande se le pongono tutti i tifosi, ma in questo momento anche tanti dirigenti del calcio italiano. Adriano Galliani, che da oltre quarant’anni vive in questo mondo, ha fatto ufficialmente una proposta e ha consigliato di chiudere il campionato senza fretta e ha detto che una soluzione sarebbe far disputare i prossimi due campionati nell’anno solare.

La proposta di Galliani, campionato 20-21 a febbraio

L’ex dirigente del Milan ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ in cui ha suggerito di disputare le prossime due stagioni sull’anno solare. In questo modo non ci sarebbe alcuna fretta per ripartire, nei prossimi mesi, e la prossima stagione prenderebbe il via a febbraio:

Credo che si dovrà arrivare a giocare in estate e poi campionati da inizio 2021. Lancio una proposta: il tempo c’è, si faccia per due anni come in Sudamerica, campionati nell’anno solare. Il campionato 2020-21 cominci nel febbraio 2021, stessa cosa per il 2022. Poi magari si tornerà all’antico, ma io sono certo che dopo un paio d’anni ci convinceremo che è una buona soluzione.

La stagione va conclusa

Galliani, che con Berlusconi sta rifacendo grande il Monza, ha detto che la stagione non può essere sospesa definitivamente. Le perdite in caso di mancata ripresa sarebbero notevolissime. Bisogna ricominciare, anche se giocare a porte chiuse è brutto:

Le annate devono concludersi sul campo, per regolarità sportiva. Però non ha senso affrettarsi con la pandemia in corso. Senza riprendere le perdite della Serie A  sui 600 milioni di euro, ai quali dovranno poi essere aggiunte le percentuali dalle coppe europee. Giocare a porte chiuse è triste, però è meglio di non giocare affatto, e magari scomparire.

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