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La mossa di Spalletti in Cremonese-Juve, spiega come abbia già in mano lo spogliatoio: chiama a sè Perin

Durante la gara con la vittoria contro la Cremonese non è sfuggito in panchina della Juventus un momento particolare: quando Luciano Spalletti ha richiamato a fianco a sé un “collaboratore” particolare, Mattia Perin. con cui si è soffermato in un fitto e lungo dialogo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Durante la prima assoluta di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus, a Cremona, il neo tecnico bianconero è stato un osservato speciale per tutta la durata dell'incontro, poi vinto 2-1 grazie alle reti di Kostic e Cambiaso. Una "prima" vissuta tra forti tensioni e la volontà di mantenere un equilibrio emotivo in panchina, nella speranza di conferirlo ad una squadra che deve da subito rialzare la testa e riottenere risultati pesanti, entrando nella testa dei giocatori. Per farlo, l'ex ct aveva da subito incontrato i giocatori nell'immediato insediamento ufficiale per il dopo Tudor e durante la gara contro la Cremonese un momento particolare ha evidenziato la mossa che evidentemente gli ha permesso di prendere in mano subito lo spogliatoio bianconero: al suo fianco oltre a Domenichini e Martusciello, ha voluto un "collaboratore" speciale, Mattia Perin con cui si è soffermato a parlare a lungo.

La prima di Spalletti in panchina, nella vittoria della Juventus sulla Cremonese

Luciano Spalletti sapeva perfettamente di avere tutti gli occhi puntati addosso dal primo al 90′ per la sua prima uscita ufficiale sulla panchina della Juventus e ha voluto gestire la situazione nel modo che gli è sembrato più consono, cercando di mantenere un equilibrio emotivo nel corso degli eventi, che si è evidenziato soprattutto in occasione dei due gol bianconeri: sia alla rete di Kostic, dopo solo 85 secondi, che davanti al raddoppio di Cambiaso, l'ex ct è rimasto impassibile, mentre tutti attorno a lui esultavano per le reti che stavano valendo una vittoria fondamentale.

Il fitto colloquio tra Luciano Spalletti e Mattia Perin durante Cremonese-Juventus

Ma a colpire tutti non è stato il savoir affaire inaspettato, con Spalletti che ha nascosto le proprie emozioni e pensieri dietro al rigoroso completo nero, bensì un altro momento che ha evidenziato come sia riuscito a prendere in mano da subito le redini della squadra ed essere entrato nella testa dei giocatori. Al di là dei consulti continui con il fido Marco Domenichini che da sempre lo segue nelle sue avventure calcistiche e a Giovanni Martuscello, già suo vice all'Inter, Luciano Spalletti ha chiamato a fianco a sé un "collaboratore" speciale, Mattia Perin. Con il secondo portiere della Juve, il tecnico si è soffermato a lungo a bordo area tecnica a interloquire durante il match: un fitto fraseggio tra i due, con Spalletti che ha ascoltato a lungo le parole del giocatore.

Il ruolo fondamentale di Perin nello spogliatoio Juve: il "senatore" silenzioso

Che Mattia Perin sia considerato uno dei "senatori" dello spogliatoio della Juventus, è appurato da tempo: in bianconero dal 2018 col ruolo di viceportiere è diventato nel corso del tempo un leader informale tra i compagni e un punto di riferimento, grazie alla sua esperienza, mettendosi a disposizione tra società e squadra, attraversando anche gli ultimi momenti difficili del club, dall'arrivo ed esonero di Thiago Motta all'interludio con Igor Tudor, fino all'arrivo di Luciano Spalletti. Non a caso, Perin è stato tra i primi giocatori ad incontrarsi con il neo allenatore nello spogliatoio bianconero, confermando pubblicamente la propria disponibilità al nuovo progetto tecnico. Poi ribadito durante Cremonese-Juventus.

Nessuno saprà mai cosa si siano realmente detti realmente Spalletti e Perin, ma un fatto è chiaro: da tempo si sa il "peso" nello spogliatoio ricoperto dal secondo portiere della Juventus e il suo affiancare il neo tecnico come un vero e proprio vice allenatore ha evidenziato il rapporto che Spalletti ha subito instaurato e ricercato per facilitare l'inserimento all'interno della squadra. Una mossa azzeccata vedendo il risultato e la reazione dei giocatori in campo che hanno soddisfatto Spalletti, uscito poi letteralmente esausto dai suoi primi 90 minuti.

I due momenti in cui Spalletti ha perso la calma: "colpa" di Vlahovic e Openda

Solamente in un paio di occasioni, rivedendo la Spalletti-Cam dedicata all'allenatore bianconero, ha perso le staffe mostrandosi arrabbiato verso la propria squadra: quando prima Vlahovic ha sbagliato un clamoroso gol e poi è stato imitato da Openda. In quei due momenti, la passione e il temperamento di Spalletti in panchina si sono mostrate palesemente mostrando la sua vera anima pugnandi che sembra aver già dato una prima importante scossa a tutto l'ambiente.

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