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La Lazio segna con Basic nel primo tempo, la Juve non fa gol e affonda in classifica

Il risultato dell’Olimpico (1-0) spinge i bianconeri a -3 dalla zona Champions League e a -6 dalla vetta. È di Basic la rete che ha deciso l’incontro nel primo tempo.
A cura di Maurizio De Santis
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La Lazio soffre ma batte la Juventus all'Olimpico, è di Basic (8°) la rete segnata nel primo tempo che ha deciso l'incontro. Una brutta scoppola per i bianconeri che addirittura scivolano in ottava posizione a -3 dal quarto posto e -6 dal primo posto. È l'ottava gara consecutiva senza vittorie per la formazione di Tudor: è la peggiore striscia negativa nella storia del club, che non segna in gare ufficiali da 497 minuti. Non è finita, i numeri sono impietosi: è il terzo ko di fila tra Serie A e Champions. A fine ottobre la Juve vede la lotta scudetto come un miraggio e deve sgomitare nella mischia per il quarto posto.

Respirano i capitolini, ora decimi, ma rinfrancati da un risultato importante. Non c'è tempo per leccarsi le ferite, c'è il turno infrasettimanale: mercoledì la vecchia signora incontra l'Udinese, giovedì c'è il Pisa per Sarri.

I capitolini sfruttano gli errori dei bianconeri

Gli errori della formazione torinese scandiscono il momento difficile che sta attraversando la squadra per tutto il primo tempo. Se la sconfitta subita contro il Real Madrid in Champions era stata incassata "accontentandosi" della prestazione, che tutto sommato non era dispiaciuta, il risultato dell'Olimpico riporta in auge vecchi difetti. E alimenta voci fastidiose, brusio che d'improvviso diventa insistente, sul futuro dell'allenatore: là nel mezzo, le scorie fisiche (e anche di testa) della gara di Coppa si fanno sentire e l'approccio non è di quelli che piacciono a Tudor che si sbraccia e sbraita. E quando vede cosa combina David, che dopo pochi minuti regala ai capitolini l'assist dal quale nasce il vantaggio di Basic, ha un brutto presentimento.

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L'inerzia dell'incontro cambia radicalmente nella ripresa in virtù dell'ingresso di Yildiz che un po' d'affanno ai biancocelesti lo provoca. Lo assetto più offensivo della ‘vecchia signora' mette in difficoltà la squadra di Sarri che a un certo punto lancia nella mischia Vecino perché gli serve maggiore fisicità. La Juve è pericolosa, finalmente aggressiva, fa gioco ma non trova mai lo specchio della porta: fa fatica a sfondare centralmente e passa per le corsie laterali con Conceiçao protagonista ma la Lazio resiste. E punge in contropiede con Isaksen.

La Juve protesta per un rigore su Conceiçao, la Lazio per un rosso mancato a McKennie

Gli episodi da moviola. Sono due, uno per parte: prima la Lazio protesta per la seconda ammonizione mancata McKennie per un fallo su Guendouzi (dallo studio di DAZN, Marelli sottolinea l'errore dell'arbitro) che avrebbe portato al "rosso"; poi tocca alla Juve alzare la voce per un chiaro episodio di step-on-foot ai danni di Conceiçao. Gila gli pesta il piede e il portoghese cade in area ma per il direttore di gara non ravvisa gli estremi per un rigore e lo stesso check del VAR si chiude senza provvedimenti a sfavore dei capitolini.

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