La domanda nello spogliatoio dell’Italia su chi vogliono come CT: la risposta mette in difficoltà

Rino Gattuso è in pole position per prendersi a 47 anni la panchina dell'Italia, in uno dei momenti di massimo caos tecnico e federale che si ricordino. Dare il benservito a Luciano Spalletti dopo neanche due anni del suo mandato, mossa legittima a fronte dei risultati fallimentari del toscano sia agli Europei che all'esordio nelle qualificazioni mondiali, ha lasciato un vuoto che non è facile riempire, dopo che il Piano A, B e C rappresentato da Claudio Ranieri – investito a furor di popolo del ruolo di salvatore della patria – è miseramente fallito per il rifiuto del diretto interessato, devoto totalmente alla causa della Roma.
I senatori dell'Italia interpellati su chi vorrebbero come nuovo CT azzurro
A questo punto non sono rimasti molti nomi praticabili per il presidente federale Gabriele Gravina, dopo che anche Stefano Pioli – di ritorno dall'Arabia Saudita dopo solo un anno all'Al Nassr – si è tirato fuori avendo dato già la sua parola alla Fiorentina, con cui dovrebbe firmare nelle prossime ore. Un nome che metterebbe d'accordo molti – dentro e fuori dalla Nazionale – è quello uscito da un sondaggio che secondo ‘Repubblica' sarebbe stato fatto nello spogliatoio azzurro dopo l'esonero di Spalletti: ai senatori dell'Italia sarebbe stato chiesto quale CT preferissero.

La risposta è Roberto Mancini, ma il cavallo di ritorno è impossibile per i rapporti mai aggiustati
La risposta è stata Roberto Mancini (tanti i suoi ex campioni d'Europa ancora presenti nel gruppo, da Donnarumma e Di Lorenzo a Bastoni e Barella), una risposta che mette in difficoltà chi l'ha ricevuta, visto che il tecnico jesino e la Federcalcio – e segnatamente Gravina, che è ancora lì – non si sono lasciati esattamente bene nell'agosto del 2023, con le dimissioni improvvise del CT, che appena qualche giorno dopo si sarebbe accasato sulla panchina della nazionale saudita. Una ‘fuga' che non è stata ancora perdonata e che rende praticamente impossibile il cavallo di ritorno marchigiano.
A Gravina restano i ‘ragazzi del 2006', ovvero la nidiata di campioni del mondo di Berlino che sono diventati allenatori e che in questo momento sono liberi da contratto, con Gattuso che sembra avanti a De Rossi e Cannavaro. Una scelta prima di tutto di appartenenza alla maglia azzurra, sperando basti a risollevare un movimento in stato comatoso.