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Kosovare Asllani ora può vuotare il sacco, svelato il lato oscuro del Real: “Ambiente malsano”

La stella del calcio femminile che potrebbe approdare al Milan, ha parlato del suo sorprendente addio al Real Madrid, svelandone i lati oscuri e scoperchiando il proverbiale vaso di Pandora.
A cura di Marco Beltrami
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Kosovare Asllani è una delle stelle del calcio femminile, e stando alle ultime indiscrezioni di calciomercato, nella prossima stagione vestirà la maglia del Milan. La svedese classe 1989 per le sue qualità di gioco e il suo carisma, è stata accostata in patria a più riprese a Zlatan Ibrahimovic, con la sua popolarità esplosa anche per la docuserie sul calcio femminile, di cui è stata protagonista. Lei la prima big a firmare per il Real Madrid da quando nel 2020 ha assunto questa denominazione dopo la fusione con il Club Deportivo Tacón. Un'esperienza importante per la sua carriera, ma che si è chiusa in modo inaspettato. Dopo la sorprendente separazione, la Asllani ha scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora, svelando alcuni aspetti oscuri della gestione delle merengues.

Quelle della nazionale svedese a SportExpressen sono state dichiarazioni pesanti, che hanno rappresentato un pugno nello stomaco per i suoi ex tifosi. Dopo aver giocato 40 partite in tre stagioni con 21 gol all'attivo, l'attaccante ha raccontato di come le cose non fossero tutte rose e fiori al Real. Tutta colpa a suo dire di un ambiente nocivo in primis per le calciatrici, anche per certi versi pericoloso. Un attacco diretto soprattutto al cda del club, accusato di non saper gestire bene la situazione, noncurante della salute dei propri tesserati.

La Asllani ci è andata giù pesante: "È difficile entrare nei dettagli. Penso che ci sia una cultura nel club che non è salutare per i giocatori, sono stato quasi costretta a giocare infortunata e non ho ricevuto alcun aiuto. Per me è importante parlare, visto che non l'ha fatto nessun altro. Ci ho provato a cambiare le cose, ma l'ambiente che si è creato lì è brutto. Non è un caso che lì mi sono infortunata e ho avuto una battuta d'arresto, dato che ti spingono costantemente a giocare infortunato o malato. Non è un ambiente salubre".

A suo giudizio, il Real è nelle mani sbagliate, e i suoi tentativi di cambiare le cose si sono scontrati contro un vero e proprio muro. Parole sorprendenti considerando il peso specifico della calciatrice nel club spagnolo: "È nelle mani sbagliate. Gli ho dato un'ultima possibilità, perché volevo fare la differenza e aiutarlo ad avere successo. Sono stato parte della sua storia, e ho cercato di fare il massimo ma è un ambiente malsano e non lo dico solo io".

La Asllani e la Jakobsson in nazionale
La Asllani e la Jakobsson in nazionale

E infatti a darle man forte ci ha pensato la collega, amica e compagna di nazionale Sofia Jakobsson che nella stagione 2020/2021 ha militato nel Real Madrid. La calciatrice, di proprietà del Bayern Monaco e reduce da un'esperienza negli States, ha rincarato la dose: "È un ambiente poco professionale , dove forse avevi aspettative più alte e ti aspettavi che si prendessero cura dei loro giocatori, desiderando che fossero senza infortuni e che si comportassero al 100% e non che fossero costretti a giocare mezzi infortunati". Il club per ora non ha risposto e si è chiuso nel silenzio, per non alimentare ulteriori polemiche. Ma non è da escludere anche un comunicato ufficiale con una smentita e presa di posizione rispetto alle parole delle due svedesi.

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