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Inzaghi costretto a restare al Brescia dopo che Cellino l’aveva licenziato: “Si sono detti cose”

Pippo Inzaghi costretto a ritornare al Brescia dopo l’iniziale licenziamento da parte di Cellino. Incredibile epilogo in casa delle Rondinelle: “Si sono detti delle cose”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il futuro di Filippo Inzaghi potrebbe essere sempre al Brescia. L'incredibile giornata delle Rondinelle è cominciata con l'esonero dell'ex allenatore del Benevento da parte del presidente Cellino. Una decisione arrivata dopo il pareggio dei lombardi contro il Cosenza che ha rallentato la corsa verso la Serie A del Brescia. Attualmente la vetta dista solo due punti con le Rondinelle che sono ferme al terzo posto con 39 punti precedute solo dal Pisa a 40 e dal Lecce capolista con 41. Per questo la decisione di esonerare Superpippo è sembrata subito esagerata.

Nelle prime ore del pomeriggio la svolta del caso. Cellino richiama in panchina Diego Lopez, attualmente ancora tesserato con la società, per iniziare la sua terza avventura come allenatore della squadra bresciana. Tutto normale, se non fosse che il tecnico ex Cagliari avrebbe deciso di declinare l'offerta perché non avrebbe sentito la fiducia dell'ambiente. Ma non è tutto, Pippo Inzaghi sarebbe comunque dovuto rimanere sulla panchina del Brescia poiché una clausola particolare negherebbe al club di esonerarlo in questo momento. Nel pomeriggio la conferenza del ds Marroccu.

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La conferenza stampa del ds Marroccu

Secondo quanto riferito da Sky, nel contratto stipulato dall'allenatore piacentino con il Brescia, sarebbe stato evidenziato anche un aspetto: nel caso in cui la squadra si fosse trovata dal primo all'ottavo posto in classifica, quindi tra la zona promozione e i play-off, il tecnico non poteva essere sollevato dall'incarico. I legali delle due parti sono ora in attesa di pareri definitivi da parte degli organi competenti per definire l'impossibilità di esonero di Inzaghi avviando la pratica di immediato reintegro.

Nel corso del pomeriggio, il direttore sportivo del Brescia, Francesco Marrocu, ha chiarito: "Inzaghi non è mai stato esonerato, stavamo solo valutando il suo esonero – ha detto – La clausola anti-esonero? Se c'è appunto non è stato licenziato perché il suo licenziamento sarebbe stato nullo"Nulla da dire su Diego Lopez e sulla vicenda legata al suo probabile rifiuto: "Lui non ha trovato i presupposti".

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Tensione tra Cellino e Inzaghi: "Ho smesso di supportare l'allenatore"

Marroccu però svela anche un retroscena sulla decisione di esonerare Pippo Inzaghi, facendo capire come alla base ci sia un rapporto non proprio idilliaco con il presidente: "Si sono detti delle cose e quattro giorni fa ho semplicemente smesso di supportare Inzaghi perché ho capito che il momento storico non metteva allenatore e presidente sulla stessa lunghezza d'onda e allora abbiamo fatto una valutazione – ha detto – Io ho percepito un momento di sua difficoltà e non ho svolto nel dialogo tra lui e il presidente il mio solito ruolo.".

Per questo motivo ora anche il ds bresciano si aspetta un clima disteso e di unione: "Inzaghi è l'allenatore del Brescia. Deve collaborare con il club. Non vuol dire che deve subirlo, ci deve essere feeling". E poi aggiunge: "La strada la traccia però il presidente, non io e non Inzaghi. Io posso incidere come ha inciso Inzaghi che però nell'ultimo periodo è stato sfiancato da tutto questo". 

Marroccu fa capire come quello di Pippo Inzaghi non sia stato un esonero: "Chi vuole stare qui deve metterci del suo. Ad Inzaghi dirò questo – ha concluso Marroccu – Ho tenuto la squadra all'oscuro di tutto fino a questa sera quando dopo l’allenamento ho comunicato che avrei chiamato l’allenatore per farlo tornare”.

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