Inter, il 7 luglio scade la clausola di Lautaro. Marotta: “Siamo tranquilli”
Un calcio di rigore sbagliato e una prestazione sotto tono. In calce alla sconfitta dell'Inter a San Siro c'è anche la firma – tutt'altro che lusinghiera – di Lautaro Martinez. Se la combinazione che ha portato al gol Lukaku aveva fatto ben sperare, il resto della gara ha finito con il ricacciare l'argentino nel cono d'ombra. Cosa gli è successo? Non è solo colpa sua ma di tutta una squadra che s'è lasciata sopraffare, in casa e in vantaggio, da un Bologna che ha avuto il merito di crederci e sfruttare le incredibili disattenzioni difensive dei nerazzurri. Che il "toro" sia distratto dalle voci di mercato e dall'attesa per la scadenza del 7 luglio? È allora che si chiuderà la finestra di tempo necessaria per esercitare il diritto di versare la somma necessaria – 111 milioni di euro – e far scattare il lucchetto per liberare il calciatore.
L'Inter attende quel giorno con assoluta serenità, come testimoniato dalle parole del dirigente, Marotta, ai microfoni di Sky. La replica alle domande sul futuro del giocatore è sempre la stessa: non c'è volontà di lasciarlo andare via, non c'è segnale da parte dello stesso Lautaro di chiedere la cessione. E, più ancora, non arrivano dalla Spagna segnali di apertura in tale senso. Oltre a non aver intenzione di affondare il colpo su Martinez il Barcellona non ha al momento la disponibilità finanziaria per farlo. La strategia dei catalani è un'altra: mettere sul piatto un'offerta non superiore ai 70 milioni più il cartellino di Junior Firpo. Proposta alla quale finora l'Inter ha sempre detto no.
La considerazione più esplicita – ha ammesso Marotta – è che l'Inter non vuole vendere i suoi campioni più interessanti. Se ci fosse la volontà di andare via faremmo valutazioni insieme… se non ha mai mostrato la volontà di andar via, credo che dall'alto della sua giovane età avrebbe la possibilità di migliorare le sue performance stando nell'Inter.
