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In Ecuador avvisano i cileni sul ripescaggio dell’Italia ai Mondiali: “Gli state facendo un favore!”

I media ecuadoriani stanno dando ampio risalto alle possibilità della Nazionale azzurra di approfittare dell’eventuale sanzione inflitta alla selezione sudamericana per la vicenda che vede coinvolto Byron Castillo: “L’Italia ha molto più peso nella FIFA rispetto sia al Cile che all’Ecuador ed è sesta nel ranking”.
A cura di Paolo Fiorenza
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In Sudamerica negli ultimi giorni non si fa che parlare dello scandalo che vede coinvolto Byron Castillo, 23enne difensore della Nazionale dell'Ecuador che è stato oggetto di una denuncia presentata dal Cile per falsa identità: la Federcalcio cilena sostiene di avere prove solide circa il fatto che in realtà il calciatore sarebbe colombiano e dunque non eleggibile per giocare con un'altra selezione. Secondo il dossier portato all'attenzione della FIFA, Castillo non sarebbe nato in Ecuador bensì a Tumaco in Colombia, ed inoltre sarebbe anche più vecchio di 3 anni, essendo nato nel 1995 e non nel 1998.

La protesta del Cile è salita di livello dopo che la FIFA ha comunicato di aver ufficialmente aperto un'indagine sulla posizione di Castillo: qualora venisse accertata la falsificazione del suo certificato di nascita, le conseguenze per la Nazionale ecuadoriana – qualificatasi ai prossimi Mondiali in virtù del quarto posto nel girone eliminatorio sudamericano – sarebbero pesantissime. La Tricolor potrebbe essere privata dei punti (14) ottenuti nelle 8 partite del girone in cui è sceso in campo Castillo, come da richiesta del Cile, che in questo caso avrebbe il maggior vantaggio dalla vicenda, rientrando tra le prime quattro qualificate direttamente per il torneo in Qatar, scavalcando anche il Perù che resterebbe quinto e giocherebbe lo spareggio intercontinentale contro la vincente tra Emirati Arabi e Australia.

Byron Castillo nel match contro il Cile del novembre scorso, vinto dall'Ecuador per 2-0
Byron Castillo nel match contro il Cile del novembre scorso, vinto dall'Ecuador per 2-0

Tuttavia anche la Federcalcio peruviana è stata ammessa al procedimento disciplinare davanti alla FIFA per perorare la propria causa, visto che un altro scenario – stavolta favorevole alla Nazionale andina – potrebbe invece portare ad una punizione più severa per l'Ecuador rispetto alle sole sconfitte a tavolino nelle 8 partite in cui ha giocato Castillo: la squalifica della Tri la cancellerebbe dal girone sudamericano, facendo scalare in avanti di una posizione tutte le squadre alle sue spalle. Sarebbe dunque il Perù a salire dal quinto al quarto posto e andare direttamente ai Mondiali, mentre la Colombia diventerebbe quinta e guadagnerebbe il diritto a disputare il playoff contro la vincente dello spareggio asiatico. In questo caso il Cile non avrebbe alcun vantaggio dalla sua denuncia, in una vicenda che si annuncia intricata e con un possibile ‘intruso' il cui spettro è stato evocato nelle ultime ore in Ecuador: l'Italia.

Le probabilità che la Nazionale di Mancini, dolorosamente esclusa dai Mondiali avendo perso nel playoff contro la Macedonia del Nord, possa essere ripescata beneficiando dell'eventuale sanzione inflitta all'Ecuador per il caso Castillo sono prossime allo zero, visto che il criterio utilizzato per la sostituzione della Tri dovrebbe essere quello geografico, attingendo dalla medesima confederazione sudamericana con i due scenari descritti sopra. E tuttavia ad ora l'unica cosa certa – messa nero su bianco – sull'argomento ripescaggio è il dettato dell'articolo 6 ("sostituzione") del regolamento preliminare FIFA dei Mondiali 2022, che recita: "Se una qualsiasi associazione si ritira o viene esclusa dalla competizione, la FIFA deciderà sulla questione a sua esclusiva discrezione e intraprenderà qualsiasi azione si ritenga necessario".

Non esiste dunque un criterio prefissato per stabilire quale Nazionale debba eventualmente prendere il posto di un'altra che sia privata del diritto di andare ai Mondiali. In questo clima di incertezza, il fatto che in Italia il discorso del ripescaggio prenda in considerazione seppur minima anche la Nazionale azzurra sta avendo ampio spazio in Ecuador, dove sottolineano come la nostra Federcalcio abbia un argomento molto forte a sostegno della propria candidatura, ovvero il fatto di essere la Nazionale col ranking FIFA più alto tra quelle escluse. "La FIFA ha accolto la denuncia del Cile, ma l'Italia si frega le mani", scrivono, facendosi beffe del Cile che ha fatto partire il tutto e spiegando che gli azzurri dall'alto del loro 6° posto nel ranking potrebbero essere loro a godere.

"L'Italia ha molto più peso nella FIFA rispetto sia al Cile che all'Ecuador – si legge sui giornali ecuadoriani – per il semplice fatto che è stata campione del Mondo. I disperati tentativi del Cile di danneggiare l'Ecuador alla fine possono finire in disgrazia per il Sudamerica". I media italiani vengono accusati di sostenere la candidatura della nostra Nazionale, spiegando che "se la Tri fosse penalizzata dalla FIFA, l'Italia sarebbe eleggibile per i Mondiali". "In Italia hanno fatto eco alla denuncia del Cile alla FIFA su Byron Castillo e iniziano a sognare di andare al Mondiale al posto dell'Ecuador", è l'accusa esplicita che ci viene rivolta. Dall'altro lato si avvisano i cileni che col loro comportamento rischiano solo di fare un favore all'Italia, togliendo un posto al Sudamerica. In realtà, come detto, tutto va nella direzione che in caso di sanzione irrogata all'Ecuador, al Mondiale ci vada direttamente una tra Cile o Perù, con buona pace del complottismo che tira in ballo Italia e FIFA.

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