Il surreale primo minuto in Turchia: la partita inizia, tutti i 22 giocatori restano immobili in campo

Nella seconda divisione del campionato turco, in questo fine settimana si è assistito ad una delle scene più surreali del calcio: per un intero minuto dopo il fischio di inizio match dato dall'arbitro, tutti e ventidue i giocatori titolari sono rimasti praticamente immobili, evitando di giocare per un intero minuto. Una forma di protesta inedita che ha visto la collaborazione dei tesserati delle due squadre a sostegno dei colleghi che hanno voluto così manifestare il proprio gravissimo disagio per stipendi non pagati e arretrati da saldare.
Cos'è accaduto in Boluspor-Pendiksor: il surreale inizio della partita senza giocare
Un atto dovuto ma non scontato e che ha mostrato l'altissimo grado di solidarietà che ha unito i giocatori di due squadre della seconda divisione turca, quando i calciatori del Boluspor si sono rifiutati di iniziare a giocare e per un minuto simbolico sono rimasti in mezzo al campo senza muoversi, per protestare per gli stipendi non versati e gli arretrati richiesti e non ottenuti da parte del proprio club. Di fronte all'inerzia avversaria, i giocatori del Pendiksor non hanno approfittato, fermandosi a loro volta per rispetto dei colleghi: così, la scena surreale si è protratta finché il gioco è effettivamente incominciato, con la gara poi vinta dagli ospiti 2-1.
La reazione furiosa del club contro la protesta: "Atto inutile, affronto alla dirigenza"
La protesta ha evidenziato i problemi finanziari che sta affrontando il Boluspor: i giocatori non ricevono stipendi da tre mesi, una situazione che non è isolata nel calcio turco di livello inferiore, dove ritardi nei pagamenti sono comuni e possono rovinare carriere, ma che ha superato ogni soglia di sopportazione. Di fronte all'atteggiamento dei propri tesserati, il club ha reagito duramente, in un comunicato ufficiale: "Il nome del Boluspor in ogni sua forma richiede serietà, rispetto e professionalità. Proteste come stare fermi per un minuto non hanno alcun significato". Ora potrebbero anche arrivare possibili conseguenze pesanti per i giocatori coinvolti, come multe o sanzioni disciplinari, dato che la protesta è stata vista come un atto contro la dirigenza.
La solidarietà ai giocatori del Bluspor: "Tensioni interne, momento difficile"
L'allenatore del Boluspor, Ertuğrul Arslan, dopo la sconfitta, ha evitato di parlare della protesta che ha scatenato la rabbia del club: "Io sto cercando di preparare la mia squadra ogni partita, in un momento difficile. Ci sono tensioni interne? Provo a non pensarci e non parlarne". Ma sui social è scoppiata la solidarietà per i giocatori del Bolusport, applaudendo anche all'assoluto fair play degli avversari.