Il premio a Pogba dopo la squalifica per doping scatena le polemiche: cosa è successo a Dubai

L'incubo di Paul Pogba è finalmente terminato e adesso può pensare soltanto al campo e al continuo della sua carriera, spezzata quando vestiva la maglia della Juventus da una squalifica per doping. È rimasto fermo per 18 mesi prima di scendere in campo con la maglia del Monaco e ai Globe Soccer Awards è stato tra i protagonisti per la vittoria del "comeback award", un premio assegnato al rientro più bello.
Il francese ha raccolto il trofeo e ha tenuto un discorso emozionante ma poi è stato bersagliato dalle critiche provenienti dalla Francia: nessuno capisce perché sul palco a Dubai ci fosse lui, rientrato dopo una squalifica per doping, e non altri giocatori che hanno superato infortuni e difficoltà fisiche molto più serie.
Pogba preso di mira dalle critiche
Il 2026 del francese segnerà il suo ritorno definitivo, con la speranza di poter ottenere una maglia da titolare e magari strappare una chiamata in extremis dalla Francia per i Mondiali. Un sogno nel cassetto per il quale dovrà lavorare, ma nel frattempo Pogba dovrà cercare di difendersi dalle critiche feroci che gli sono piovute addosso dopo aver ricevuto il premio a Dubai per il miglior rientro. "Il mio è stato un percorso molto lungo, ho affrontato le difficoltà e sono rimasto in piedi", ha ammesso il giocatore visibilmente emozionato ma non tutti sono d'accordo.
Il centrocampista ha superato momenti molto duri, ma la cerimonia ha deluso tifosi ed ex giocatori che hanno messo in discussione il riconoscimento assegnato a un calciatore sospeso per doping. Pogba non ha potuto giocare per 18 mesi dopo essere risultato positivo ai metaboliti del testosterone nel settembre 2023 ed è rientrato in campo il 22 novembre con la maglia del Monaco contro il Rennes. In tanti su quel palco si aspettavano la rappresentazione di una storia diversa, come quella di Nabil Bentaleb del Lille che è tornato in campo otto mesi dopo essere stato colpito da un infarto e aver rischiato la vita. Visioni completamente differenti che hanno scatenato la polemica ma che non hanno toccato gli organizzatori dell'evento che hanno deciso di premiare comunque l'ex Juve.