292 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il miglior rigorista al mondo ha scoperto un metodo infallibile: il portiere ci casca sempre

Ivan Toney è considerato al momento il miglior rigorista del mondo. Il suo modo di battere i penalty è letteralmente infallibile.
A cura di Marco Beltrami
292 CONDIVISIONI
Immagine

I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli. Questo vecchio adagio, attribuito a grandi stelle del calcio del passato, è stato spesso utilizzato per "rincuorare" chi fallisce il tentativo dagli undici metri. D'altronde non è un caso che i penalty vengano definiti come una vera e propria "lotteria", dove la possibilità di un errore è sempre dietro l'angolo. C'è però chi non solo è dotato di una notevole dose di coraggio e freddezza, ma si è dimostrato anche praticamente perfetto. Stiamo parlando di Ivan Toney, bomber del Brentford, che alla luce dei suoi numeri eccezionali può essere considerato il miglior rigorista del mondo.

Questo attaccante inglese che è entrato anche nel giro della nazionale e spera di essere confermato nel giro dei convocati per i Mondiali del Qatar, ha delle statistiche impressionanti dal dischetto. Un dato in particolare è impressionante: in tutta la sua carriera professionistica Toney ha segnato 26 rigori su 27. L'ultimo penalty sbagliato risale al 6 ottobre del 2018, quando il classe 1996 vestiva la casacca del Peterborough: in quell'occasione a dirgli di no fu Adam Davies portiere del Barnsley che vinse per 4-0. Si tratta di una giornata storica, visto che da allora, il bomber non ha più sbagliato un penalty, andando a segno dagli 11 metri per 22 volte di fila.

Immagine

Considerando poi il suo bottino di rigori in Premier League, Toney ne ha segnati 8 su 8 e insegue Berbatov che nella sua avventura ne ha segnati 9 tra Tottenham, Manchester United e Fulham, e Yaya Touré con 11 penalty a referto con il City. Proprio dopo l'ultima partita contro la compagine allenata da Roberto De Zerbi, Toney è stato stuzzicato sulla sua eccezionale score sui calci di rigore.

La risposta tra il serio e il faceto ai microfoni di Sky Sports, ha fatto trasparire la sua grande serenità al momento della battuta: "I rigori?  Sinceramente non so dove tirerò finché non calcerò il pallone. I portieri mi parlano, cercano di entrarmi in testa e di distrarmi, ma io mi allontano e penso a cose diverse , come se fossi in spiaggia con un cocktail. Non guardo la palla o la porta perché non si muovono, quindi mi limito a camminare verso il pallone, calmo e sereno, e lo metto dall'altra parte".

Ed effettivamente Toney sembra davvero estraniarsi al momento della battuta, concentrandosi esclusivamente su quello che dovrà fare. Ma qual è il segreto tecnico del centravanti che può vantare un'eccezionale media del 96.3% di realizzazione dagli undici metri? Il modo in cui batte i rigori è stato analizzato nel dettaglio, e sono emersi diversi particolari interessanti che fanno capire come tutto sia studiato nei minimi particolari. D'altronde la sua tecnica è stata oggetto di un'analisi dettagliata anche da parte di Geir Jordet, professore della Norwegian School of Sport Sciences.

Innanzitutto non bisogna sottovalutare il ruolo dei suoi compagni di squadra. Quando Toney si accinge a battere il calcio di rigore, gli altri giocatori del Brentford si danno da fare per opporsi anche fisicamente agli avversari che provano a destabilizzarlo. Un modo per favorire l'isolamento di Ivan, che può dunque gestire meglio la sua emotività, e concentrarsi sul fa farsi. Dopo aver messo il pallone sul dischetto, la punta prende il controllo di se stesso e dello spazio che lo circonda, prendendo tutto il tempo per mettersi a proprio agio.

Subito dopo il fischio, invece di precipitarsi nella battuta, Toney resta fermo per diversi secondi. Dopo diversi cambi di velocità, ora il rigorista ci mette circa 6 secondi prima di muoversi verso il pallone. Questo tempo è fondamentale, perché la sua decisione sulla battuta e sulla direzione dipende dal portiere. Nella breve rincorsa infatti Toney controlla i movimenti dell'estremo difensore, con il totale controllo visivo di quello che gli accade davanti.

Questo gli permette di calciare praticamente sempre in direzione opposta a quella del portiere. Per quanto riguarda il tocco invece, Toney si prepara con l'interno del piede che porta in avanti con l'interno completamente rivolto verso la porta. In questo modo "rinuncia" alla potenza, a vantaggio di una grande precisione.

Una strategia che Toney ha affinato con il tempo, rivelandosi così un vero e proprio cecchino. La cosa impressionante è che finora tutto questo è stato studiato in sede di preparazione alle partite dagli estremi difensori avversari, che però non sono mai riusciti a trovare contromisure adeguate. E ora il ct dell'Inghilterra Southgate, non può sottovalutare la possibilità di avere a disposizione il miglior rigorista del mondo.

292 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views