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Il mercato è fermo, i tifosi impazienti, ma Pioli ha una certezza: “Il Milan sa cosa deve fare”

Il 4 luglio inizia il raduno che apre alla nuova stagione, quella in cui si dovrà difendere il tricolore. Ma sul fronte calciomercato lo stallo è evidente e rischia di diventare imbarazzante.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tanto tuonò che piovve. Ma a Milanello siamo ancora al momento in cui i nuvoloni si stanno addensando, si sente qualche botto e si vede un fulmine qua e là: di acqua, nemmeno l'ombra. Mancano una manciata di giorni al raduno (4 luglio) che sancisce di fatto il nuovo corso rossonero, quello che apre alla stagione in cui dovrà difendere il titolo e dimostrare di aver saputo alzare l'asticella anche in Europa. Tutti temi da trattare con i fatti, con il verdetto del campo, ma che necessitano di certezze che al momento latitano. Il calciomercato è fermo, tutti parlano, i nomi si rincorrono eppure non si è mosso nulla, tanto che alcuni obiettivi sono scivolati come sabbia tra le mani.

Stefano Pioli, nelle ultime dichiarazioni ha rispolverato la proverbiale calma, virtù dei forti: "La società sa benissimo cosa fare, abbiamo compiuto qualcosa di straordinario ma deve essere semplicemente un punto di partenza non di arrivo", ha detto a chi domandava a quale Milan ci si troverà di fronte ai blocchi di partenza della stagione 2022/2023. "Cercheremo di essere all'altezza, sarà difficilissimo. Lunedì inizieremo la preparazione con grande entusiasmo". Che non mancherà perché il tricolore è cucito sul petto delle nuove maglie e per i prossimi dodici mesi nessuno lo potrà strappare via. Ciò che manca, ad oggi, sono le certezze di avere una rosa davvero competitiva al di là delle parole e delle intenzioni.

L'attaccante belga Divock Origi ha lasciato il Liverpool dopo 4 stagioni, 60 presenze e 16 gol
L'attaccante belga Divock Origi ha lasciato il Liverpool dopo 4 stagioni, 60 presenze e 16 gol

Il mercato è fermo, non si è concluso nulla se non l'arrivo di Origi arrivato a Milano per le visite mediche e pronto alla firma, ad andare a rimpolpare il reparto offensivo. Ma non è sufficiente, non può esserlo per un club che studia in grande, ha incassato il passaggio di consegne tra Elliott e RedBird quale incipit di un futuro ancora più radioso e si appresta a voler tornare a fare la voce grossa anche in Europa, terra di indimenticati successi.  Tuttavia, lo stallo – evidente – nelle trattative su ogni fronte (partenze, arrivi e rinnovi) è talmente evidente che sta sfidando l'imbarazzo generale. Vero è che da luglio si farà sul serio anche sul fronte calciomercato ma le avversarie principali si sono mosse: la Juventus sta chiudendo per Di Maria, l'Inter lo ha già fatto per Lukaku. Il Milan è in netto ritardo.

Come mai i campioni d'Italia tentennano? Già si è detto che tutto verte sul rinnovo della coppia Maldini-Massara che è la cerniera tra il club e il mondo che lo circonda, un accordo che continua a essere posticipato, ingolfando tutto. Tanto che un paio di colpi che apparivano già ben assestati si sono persi per strada: Sven Botman alla fine ha accolto la corte (concreta) del Newcastle che ha pagato tutti i 35 milioni pretesi dal Lille. Renato Sanches rischia di fare la medesima fine, con il PSG che sta provando a chiudere senza alcun indugio. Ma è altrettanto vero che la struttura della squadra già c'è con Pioli che ne conosce pregi e difetti e può contare su un anno in più di crescita complessiva anche se non è verosimile che basterà per rimanere protagonisti. Così altri nomi tuonano nel cielo di Milanello, come quelli di Zaniolo o Dybala. Ma al momento di pioggia non se ne vede.

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