Il dramma di Lorenzo Pellegrini a 16 anni: “Nel mio cuore c’era qualcosa che non andava”

Lorenzo Pellegrini oggi è il capitano della Roma, società in cui milita sin da giovanissimo e che rappresenta il suo passato, presente e futuro. Dal 2005 veste i colori giallorossi, da quando aveva 9 anni, facendo tutta la trafila tra le categorie inferiori fino all'approdo in prima squadra avvenuto nel 2017, dopo un veloce interludio di due anni al Sassuolo. Un vero e proprio ‘cuore' romanista, punto di riferimento per i compagni e amato dai tifosi, che si è raccontato a "The Players Tribute" in una lettera aperta in cui ha rivissuto come un film bellissimo tutta la propria avventura in Capitale. Che non iniziò benissimo, a causa di un problema cardiaco.
A sottolineare le paure e le ansie di un ragazzino di soli 16 anni che si appresta a fare il salto che potrebbe cambiargli per sempre la vita è lo stesso Pellegrini, ripercorrendo un lunghissimo periodo in cui fu impossibilitato a scendere in campo, a causa di una aritmia per la quale rischiò di non intraprendere mai la carriera che oggi lo vede alfiere in giallorosso e in Nazionale. "Quando avevo 16 anni hanno scoperto che nel mio cuore c’era qualcosa che non andava. Stavamo facendo le visite mediche, come succedeva ogni luglio nel settore giovanile della Roma. Entri sempre pensando che ci vorrà più o meno un’ora e poi puoi tornare in campo. Eravamo ragazzini, pieni di energia e salute".

Così incomincia il racconto, che conduce il giovane Lorenzo nel tunnel della paura di non poter più giocare a calcio. Timore confermato dai medici che gli diagnosticarono un "sorta di aritmia. Chiesi ai medici che potevo fare. Mi risposero che avrei dovuto smettere di giocare dai sei agli otto mesi e che dopo avremmo valutato". In pratica, un addio anticipato al mondo del pallone, per molti ma non per lui, perché anche da questa storia si comprende come si sia formata la tenacia che ancor oggi lo contraddistingue: "Quel periodo è stato davvero difficile. Non potevo fare niente, tranne una cosa: ascoltare il mio cuore" e quel cuore gli diede la risposta più attesa. "Un giorno mi sono accorto che i battiti irregolari erano spariti. Siamo andati dai dottori e hanno detto: “Stai bene”"

Un vero e proprio "miracolo", su cui Pellegrini si è soffermato in un momento preciso della sua carriera, l'attuale, in cui è ancora fermo per infortunio, non riuscendo a dare il proprio contributo per la Roma di Mourinho. L'ennesimo contrattempo che però non lo spaventa oltre il lecito, ricordando ciò che è riuscito a superare da giovanissimo, a soli 16 anni quando contro tutto e tutti si riprese ciò che la sorte aveva tentato di togliergli. Non accettando mai di affrontare "una vita senza calcio".