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Il dramma del portiere al 95′: dietro di lui c’è un predatore acquattato che lo distrugge

Il portiere è il più solo dei giocatori in campo: riprendersi da un errore così è durissima. Il primo a portare conforto quando capisce il dramma del collega è proprio chi gli ha fatto gol.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mancava davvero poco al Gamba Osaka per portare a casa una prestigiosa vittoria contro la squadra vincitrice degli ultimi due campionati giapponesi, il Kawasaki frontale: per la squadra di casa sarebbe stato il secondo successo nelle prime tre partite del torneo ed invece alla fine è arrivato un beffardo pareggio che lascia l'amaro in bocca per il modo in cui è arrivato. Sul punteggio di 2-1, l'orologio ha cominciato l'ultimo giro di lancette per giocare il quinto minuto di recupero concesso dall'arbitro, e lì si è consumato il dramma di Kei Ishikawa, 29enne portiere del Gamba Osaka.

L'estremo difensore aveva il pallone tra le mani, compagni ed avversari già si erano allontanati verso la metà campo in attesa del rinvio. Tutti tranne uno: Yu Kobayashi, attaccante del Kawasaki subentrato nella ripresa, che si è acquattato furtivo qualche metro alle sue spalle, sperando che Ishikawa non se ne fosse accorto e appoggiasse per un attimo la sfera sul terreno di gioco prima di calciarla. Cosa puntualmente avvenuta ed a quel punto Kobayashi si è fiondato sul pallone per soffiarlo al portiere e toccarlo all'accorrente Leandro Damiao, per il quale è stato davvero un gioco appoggiarlo in rete a porta vuota.

Il 2-2 regalato agli avversari ha fatto piombare nella disperazione Ishikawa, che si è accasciato privo di forze sul campo, completamente immobile. A quel punto il primo ad avvicinarsi a lui per consolarlo è stato proprio l'autore del gol, quel Leandro Damiao che sembrava destinato a ben altra carriera quando poco più che ventenne segnava tantissimo con l'Internacional di Porto Alegre e giocava nel Brasile ed invece poi è pian piano scivolato nell'oblio. Il 32enne attaccante, che sverna in Giappone dal 2019 trascinando il Kawasaki Frontale ai trionfi degli ultimi anni con la media di una rete ogni due partite, si è dunque accostato al portiere avversario e ha provato a rincuorarlo, aiutandolo a rialzarsi.

Leandro Damiao consola Key Ishikawa
Leandro Damiao consola Key Ishikawa

"Ho visto che il portiere era triste e nessuno è andato da lui – ha poi detto Damiao con parole di grande profondità – Non è facile per un ragazzo commettere errori del genere. Dobbiamo avere più empatia per gli altri. Ho sentito il ​​dolore che stava provando e ho cercato di lenirlo, perché oggi era lui, domani potrei essere io o qualsiasi altro giocatore. Oggi nel mondo ci sono tante cose negative, oltre alla guerra, alla violenza negli stadi. Dobbiamo trasmettere una cosa buona ai nostri figli, i bambini che stanno guardando le partite. È difficile voler portare i propri figli in questi posti, quando c'è molto male. È stato un gesto per sollevare il portiere, mostrare empatia. La vita va avanti, continua".

A 29 anni Kei Ishikawa è stato una riserva praticamente per tutta la sua carriera e fino a quest'anno ha giocato solo due partite di J League, ma in questo avvio di campionato era titolare per la terza partita consecutiva, visto che ha dovuto sostituire l'infortunato Higashiguchi (ex nazionale e uno dei nomi più importanti del Gamba Osaka). Nei primi due turni peraltro aveva giocato bene e nel dopo partita l'allenatore Tomohiro Katanosaka lo ha pienamente sostenuto: "Quello che gli ho trasmesso è che può usare questa esperienza per recuperare. L'importante è rialzarsi. Nessuno incolperà Ishikawa". Piuttosto il tecnico potrebbe dire una parolina ai compagni del portiere, che al 95′ – col punteggio in bilico – se ne vanno per i fatti loro senza buttare un occhio a cosa succede nella loro area di rigore…

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