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Il doppio filo che lega James Rodriguez e Rafa Benitez: la maledizione colpisce ancora

Tra l’allenatore spagnolo e il calciatore colombiano il rapporto è sempre stato complicato e il loro destino, in alcune situazioni, è parso legato da un sottile filo rosso.
A cura di Vito Lamorte
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Poche ore fa è arrivata l'ufficialità dell'esonero di Rafael Benitez da parte dell'Everton. La parentesi sulla sponda Toffee del Merseyside per il tecnico spagnolo era iniziata male, a causa dei suoi trascorsi sulla panchina del Liverpool, e si è conclusa nel peggior modo possibile. Il bilancio dell'esperienza dell'ex tecnico di Napoli e Valencia a Goodison Park è di cinque vittorie, quattro pareggi e dieci sconfitte.

Decisiva la sconfitta nello scorso weekend contro il Norwich, ultimo in classifica in Premier League, ma le sorti di Benitez sembravano già decise da alcuni giorni. I tifosi avevano scaricato definitivamente il tecnico già da tempo, almeno la parte che lo aveva supportato inizialmente, e anche l'ambiente intorno alla squadra è parso sempre più complicato da gestire per Rafa.

C'è una vicenda che, però, ha suscitato un certo clamore dopo la notizia dell'esonero. Esattamente come accadde nel suo periodo al Real Madrid, la parentesi di Benitez si è conclusa pochi mesi dopo l'addio di James Rodriguez. Tra i due non c'è mai stato un grande feeling e se ci sono allenatori che riescono a tirare fuori il meglio da alcuni giocatori, in altre situazioni si verifica esattamente l'opposto.

Quella che lega James a Rafa Benitez sembra una "maledizione" che si è ripetuta per la seconda volta in poco tempo e che ha portato tanti appassionati alle teorie più disparate. Al di là dei pessimi risultati della squadra, la permanenza del tecnico spagnolo era già sotto scacco dopo la partenza del colombiano, che alla fine del mese di settembre del 2021 è passato a sorpresa al club qaratiota Al Rayyan.

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El Bandido era arrivato a Liverpool per diventare uno dei simboli dell'Everton, soprattutto sotto la guida di Carlo Ancelotti, e a Benítez era già successa esattamente la stessa cosa a Madrid: arrivato per sostituire l'allenatore italiano, non riuscì a legare con James e ha chiuso in anticipo la sua esperienza con il club.

Il colombiano era rinato all'Everton sotto la guida di Ancelotti, che è riuscito a tirar fuori il meglio del suo repertorio sia al Real Madrid che al Bayern Monaco, ma i rapporti con Benítez sono sempre stati molto complicati. A questa vicenda si sono aggiunte anche altre decisioni controverse, come la partenza di Lucas Digne qualche giorno fa e i risultati negativi, oltre alla pressione dei tifosi che hanno portato il club a prendere la decisione definitiva.

Poche ore dopo l'annuncio del club, il tecnico ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha spiegato come sono andate le cose dopo aver accettato la panchina dell'Everton: "Sapevamo che non sarebbe stato facile e che era una grande sfida, sia emotiva che sportiva. Il mio amore per questa città, per il Merseyside e la sua gente, me lo ha fatto accettare, ma solo quando sei dentro ti rendi conto dell'entità del compito assegnato. Fin dal primo giorno io e il mio staff abbiamo lavorato come sempre, con impegno e piena dedizione, non solo per ottenere risultati, ma anche per conquistare il cuore delle persone". Benitez ha concluso la sua dichiarazione con parole molto dure: "Sono convinto che saremmo stati meglio una volta recuperati gli infortunati e con l'arrivo dei nuovi acquisti. La strada per il successo non è facile e, purtroppo, oggi nel calcio si cercano risultati immediati e c'è sempre meno pazienza".

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