Il derby del fatturato lo ha già vinto (nettamente) l’Inter, che quasi doppia il Milan

C’è grande attesa per il derby di Milano, che Milan e Inter disputeranno domenica 9 febbraio, calcio d’inizio alle ore 20.45. La stracittadina è sempre sentitissima, non può essere altrimenti, ma quest’anno in palio ci sono punti pesanti perché i nerazzurri vogliono restare in scia alla Juventus, mentre i rossoneri, con Ibra, si sono ripresi e devono allungare la serie utile se vogliono ancora sperare in un posto in Europa. L’Inter è favorita, in virtù anche di diciannove punti in più, ma nei derby a volte non è un bene partire davanti nei pronostici. Sicuramente l’Inter è lieta di essere nettamente avanti in termini di fatturato. Tra le due squadre ci sono oltre 150 milioni di differenza.
La differenza tra il fatturato dell’Inter e del Milan
La ‘Gazzetta dello Sport’ ha analizzato i fatturati delle due squadre milanese e ne è venuto fuori un divario impressionante. Perché l’Inter ha un fatturato di 365 milioni di euro, il Milan invece di 209. La differenza è enorme: 156 milioni. Era prevedibile che l’Inter fosse davanti. I rossoneri da anni sono fuori dalla Champions e quest’anno per motivi di bilancio non hanno giocato nemmeno l’Europa League, ma il divario è davvero impressionante ed è cresciuto moltissimo in questi ultimi anni, in cui il club nerazzurro è passato dalle mani di Thohir a quelle di Suning.
La crescita del fatturato dell’Inter
Nella stagione 2015-2016 il fatturato dell’Inter era di 179 milioni adesso è di 365, praticamente è raddoppiato in quattro anni. La due qualificazioni in Champions, entrambe centrate da Spalletti, hanno fatto effettuare il primo salto di qualità (80 milioni), poi è arrivato l’impegno di Suning che ha portato ricchi accordi commerciali e ha sottoscritto una serie di accordi remunerativi che vanno dalla denominazione dei centri d’allenamento al co-branding di una serie di prodotti in Asia. E dall’Estremo Oriente infatti giungono quasi 100 milioni.