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Il Cholito Simeone adesso è cuore Toro, stende il Napoli con un gol bellissimo

La più classica rete dell’ex condanna gli azzurri alla sconfitta (1-0) nella sfida contro il Torino. L’argentino segna ma non esulta e quasi chiede scusa a mani giunte. Al 93° gol annullato a Lang in fuorigioco.
A cura di Maurizio De Santis
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Il gol dell'ex, Simeone, condanna il Napoli alla sconfitta col Torino. Quello del pareggio di Lang al 93° ha il sapore amaro della beffa perché annullato a causa della posizione di fuorigioco dell'olandese. Il Cholito, che aveva pianto per quattro ore in treno dopo aver lasciato gli azzurri, li ha castigati con una rete di pregevole fattura realizzata nel primo tempo. L'ha messa dentro approfittando di una palla persa male, malissimo dai partenopei nei pressi dell'area di rigore. È l'istinto del killer che ha messo da parte il cuore per fare null'altro che il suo dovere.

Spuntato, incapace di far male e trovare profondità. C'è un Napoli con Hojlund e uno con Lucca. E la differenza si vede tutta anche perché là davanti mancano (tanto) le scorribande di Politano, rimasto in panchina a riposo precauzionale. Non c'è il solito brio di Matteo che porta scompiglio: per quanto Neres si dia da fare, non è la stessa cosa; Spinazzola in versione ala, ma con licenza di ripiegare e tamponare, qualche sussulto lo crea ma è davvero poca roba. Le assenze dell'attaccante danese, che nelle ultime gare era stato decisivo, e anche di McTominay tolgono spessore, soluzioni, pericolosità ai partenopei. E che dire di Gilmour? Ha fatto quel che poteva ma il risultato e la prestazione (complessiva, non solo la sua) hanno ribadito che senza Lobotka è un'altra storia.

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Tocca arrangiarsi. De Bruyne ci prova calciando d'interno collo una palla vagante persa dai granata al limite dell'area ma la sua conclusione a giro è smorzata da uno stinco e finisce fuori di pochissimo. È un fuoco di paglia perché, come spesso accaduto, alla prima vera occasione degliu avversari il Napoli finisce sotto. E capita per un rimpallo/disimpegno tanto sfortunato quanto disattento: è Gilmour a perdere una palla "sanguinosa" che diventa preda di Simeone. Il Cholito fa quel che deve: prende la sfera, la tiene incollata al piede, resiste al ritorno dei difensori, non cade nella tentazione di tirare nemmeno quando vede Milinkovic.Savic in uscita e ha la freddezza di metterla dentro di sinistro appena può. Commosso, l'argentino non esulta. Il Napoli è inciampato su di lui. Proprio su di lui.

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