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Iervolino furibondo con la Salernitana: “Ne manderei via 10, li ho rimproverati davanti a tutti”

Conferenza stampa molto dura del presidente della Salernitana Iervolino che si è scagliato contro alcuni dei suoi giocatori accusati di scarso impegno.
A cura di Marco Beltrami
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Danilo Iervolino non le ha mandate a dire. Il presidente della Salernitana in una conferenza stampa ha esternato tutta la sua delusione nei confronti dei propri giocatori per quanto fatto finora in Serie A, con un comportamento "inaccettabile" dentro e fuori dal campo. Per questo Iervolino è pronto ad una vera e propria rivoluzione: asseconderà le richieste di tutti coloro i quali vogliono andar via a gennaio, e invece si mostrerà un muro contro chi non s'impegnerà.

Le sue parole in tal senso non hanno bisogno di commenti. Se potesse insomma il numero uno della Salernitana cambierebbe mezza squadra: "A gennaio andranno via i giocatori che non vogliono restare. Fosse per me ne cambierei una decina, ma ovviamente non è possibile". Al contrario la formazione campana rischia di essere addirittura una "tomba sportiva" per quegli atleti che non si sveglieranno: "Abbiamo salari altissimi, cartellini costosi e loro hanno disatteso tutti gli impegni. Dovranno assumersi le responsabilità. Se non hanno gioia sappiano che questa rischia di essere la tomba di molti giocatori. Avrò un pugno durissimo con tanti di loro. Prenderemo soltanto gente che ha una voglia matta di stare a Salerno, di amare questi colori e questa città. Qui c'è chi viene sostituito e si lagna, un tutti contro tutti fatto di alibi e questo è un grande problema".

Il presidente Iervolino si è rivolto ai diretti interessati, alzando anche la voce davanti a tutti: "A Salerno si suda la maglia, è un luogo dove vale il concetto della tana delle tigri. Gli avversari nei primi 15 minuti solitamente stavano in apnea all'Arechi. Nel nostro stadio si può anche perdere, è il modo che fa la differenza e che va oltre il risultato. Purtroppo abbiamo tanti stranieri che non hanno neanche imparato la lingua e non vogliono farlo. Qualcuno non mi ha guardato negli occhi e li ho rimproverati. Un presidente gentile, accogliente, che garantisce il decimo posto per salari che deve fare? Erano tutti testimoni".

Non tira una bella aria a Salerno e il presidente infatti si è sfogato anche per alcune minacce ricevute anche dai tifosi: "Ho ricevuto striscioni offensivi, per non dire minacciosi. I tifosi hanno chiesto un colloquio e l'amministratore delegato Milan non si è sottratto. Io non sono a disposizione di chi utilizza parole lesive nei miei confronti. A queste persone sono, però, lieto di dire che avranno tutte le attenzioni del caso da parte dei miei avvocati".

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