Ibrahimovic verso la pre-convocazione in nazionale: ritrova la Svezia dopo 4 anni
16 reti in 212 partite e, infortuni a parte, una stagione importante in rossonero che ancora si deve concludere. Zlatan Ibrahimovic con questi numeri ha convinto la Federcalcio svedese e il ct Andersson e sarà molto probabilmente convocato per le prossime uscite della nazionale scandinava da cui manca da ben 4 anni, da quando aveva dato in escandescenze con l'attuale commissario tecnico. Volarono parole grosse, reciproche accuse, l'avventura di Ibra in Nazionale sembrava essere archiviata e invece, adesso, alla soglia dei 40 anni e con i Mondiali in Qatar da raggiungere – complice anche la pace fatta tra le parti – la Svezia si ritrova a pensare al suo giocatore migliore.
Il Milan in tutto questo, al momento, è rimasto a guardare. Nessun comunicato, nessun commento ma neanche nessuna smentita. Le voci circolano da qualche settimana, al momento Ibrahimovic è ancora fermo ai box, il club rossonero attende in silenzio.
Dovrebbe esserci una conferenza stampa in Svezia che annuncia il rientro di Zlatan, se tutto verrà confermato, probabilmente anche la società rossonera – controllate le reali condizioni di Ibrahimovic – non impedirà al suo campione di riabbracciare la maglia svedese.
Gli appuntamenti della nazionale sono alle porte: tre sfide ravvicinate contro Georgia, Kosovo ed Estonia di fine marzo. Tra queste, le prime due gare sono valide per le qualificazioni al Mondiale in Qatar per il 2022 e potrebbero rivedere Ibra in ‘giallo' Svezia. Le discordie e i battibecchi sembrano essere stati leniti dal tempo e per il bene calcistico del Paese scandinavo.
Ibrahimovic non aveva mai perdonato Andersson di averlo escluso da Russia 2018, poi le accuse di ‘razzismo' nei confronti del ct, definito un ‘incompetente' dalla punta. Infine, il chiarimento, la stretta di mano e l'ascia di guerra sotterrata. E ora, la nuova convocazione alle porte.