I tifosi del Milan abbandonano lo stadio durante la partita per protesta: la Curva Sud resta vuota

È una giornata nerissima per il tifo del Milan che in occasione dell'ultima partita di campionato ha messo in scena una protesta durissima contro la società. L'ultima stagione è stata difficile e il tifo ha voluto alzare la voce contro Cardinale, Moncada, Furlani e Ibrahimovic: al 15′ della partita contro il Monza la Curva Sud di San Siro si è svuotata, con gli ultras che hanno lasciato gradualmente il proprio posto come culmine della contestazione che è cominciata nel pomeriggio a Casa Milan.
Hanno abbandonato lo stadio con la partita ancora in corso, non prima di aver riempito di cori e fischi i giocatori in campo e i dirigenti che erano in tribuna. Prima dell'inizio della gara poi hanno creato una coreografia umana, disponendosi in modo da creare la scritta "Go Home" proprio al centro del settore.

La contestazione del Milan
Alle 17:00 di questo pomeriggio alle porte di Casa Milan circa 5000 tifosi si sono presentati per protestare contro la società, al termine di una stagione complicata. Sono partiti cori contro Ibrahimovic e Furlani, mentre tutti inneggiavano al ritorno di Paolo Maldini. Il corteo poco dopo ha raggiunto San Siro dove è andato in scena lo spettacolo più grande che ha coinvolto quasi tutta la Curva Sud.
La protesta a San Siro
Quando la squadra è scesa in campo sono partiti i fischi rivolti verso tutti i giocatori, a eccezione di Reijnders e Pulisic che sono stati risparmiati dalla tifoseria. Poi sono partiti i cori impietosi verso la dirigenza: sono stati chiamati tutti uno ad uno, seguiti poi dall'urlo "Indegni". Prima di cominciare la partita i tifosi si sono disposti in curva per formare la scritta "Go Home", un coro che è stato intonato più volte durante i primi 15′ della partita. Un tifoso è stato addirittura allontanato dal suo posto per qualche minuto dopo aver sventolato una maglia di Maldini.
Poi, come preannunciato, dopo il primo quarto d'ora di gara tutti i tifosi hanno abbandonato la curva. Cantando "Tutti a casa alé" hanno lasciato i propri posti, creando una voragine nel cuore caldo di San Siro. I cori di contestazione sono stati portati avanti per qualche minuto, finché tutto il settore è stato svuotato con la partita ancora in corso.