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Higuain non dimentica: “Sempre grato al Napoli”. Ma il Napoli non gli rende (ancora) omaggio

Il Pipita ha annunciato il suo addio al calcio. Nel racconto della carriera ha speso parole buone per la sua esperienza in azzurro nonostante l’addio traumatico per il trasferimento alla Juventus. Bianconeri e Real gli hanno dedicato subito un messaggio di saluto, da Napoli (per ora) tutto tace.
A cura di Maurizio De Santis
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Gonzalo Higuain ha realizzato con la maglia del Napoli il record di reti segnate in Serie A.
Gonzalo Higuain ha realizzato con la maglia del Napoli il record di reti segnate in Serie A.

Delle due l'una: o il Napoli ha calato la personale damnatio memoriae su Gonzalo Higuain oppure – preso dal tramestio della Champions League – gli è semplicemente sfuggito di dedicare subito almeno un saluto al bomber che appenderà le scarpette al chiodo e con la 9 addosso ha riscritto la storia del calcio italiano realizzando il nuovo record di gol in Serie A. Trentasei reti, le ultime scandite da quella rovesciata che fu prodezza tecnica e balistica, gesto atletico e colpo di magia.

Tre anni e un primato arrivato un giorno all'improvviso sotto l'egida di Maurizio Sarri dopo aver lasciato il Real Madrid e abbracciato Rafa Benitez che lo convinse ad accettare il trasferimento in azzurro. Lui, Raul Albiol e José Callejon… un'infornata di ‘blancos' che sotto il Vesuvio avrebbero segnato, in tempi e modi differenti, una delle epoche più belle della società partenopea.

L'esultanza del Pipita nella sfida di campionato coi ciociari che lo incoronò cannoniere assoluto nella storia della Serie A.
L'esultanza del Pipita nella sfida di campionato coi ciociari che lo incoronò cannoniere assoluto nella storia della Serie A.

Poi il Pipita andò alla Juve e tutto cambiò. Divenne il traditore mai perdonato da quello stesso popolo che aveva osannato l'attaccante argentino urlando a squarciagola il suo nome. Amore e odio: il confine labile fu spezzato da quell'addio che nelle casse del club portò 90 milioni e la possibilità di reinvestire nella rosa ma alimentò il profondo risentimento nei confronti del calciatore.

Insulti, bordate di fischi, cori e mugugni hanno sempre accompagnato il ritorno dell'argentino (da avversario) a Napoli. "Es tu colpa, es tu colpa!", gridava il Pipita indicando la tribuna, con lo sguardo rivolto al presidente, Aurelio De Laurentiis, ritenendolo responsabile di quell'ondata di dissenso asfissiante, al limite della cattiveria, in spregio all'umano rispetto che si deve a chi ha dato tutto ma ha fatto una scelta diversa per sé e per la propria carriera.

Higuain non dimentica Napoli, il Napoli per ora lo ha dimenticato. Il silenzio del club partenopeo fa rumore, non passa inosservato. In un passaggio della sua lettera di addio al calcio, il Pipita non mostra alcun risentimento e parla della sua esperienza in azzurro come "una squadra a cui sarò sempre grato per tutto ciò che abbiamo vissuto insieme e per il modo in cui mi hanno trattato. Il terzo anno è stato uno dei migliori della mia carriera grazie al mister e ai miei compagni di squadra. Molto bello anche essere andato in quel club. Momenti indimenticabili".

Juventus e Real Madrid, invece, sono state più solerti. Poco dopo la dichiarazione dell'attaccante che milita nell'Inter Miami. Poco dopo la conferenza in lacrime dell'uomo sopraffatto dalle emozioni (che prendono il sopravvento sulla freddezza del killer d'area di rigore) sono apparsi i post delle due squadre. "Grazie di tutto, Pipa", il messaggio del club bianconero che nel video postato su Twitter ha ricordato la rete segnata all'Inter a San Siro, un gol pesantissimo nel duello a distanza per lo scudetto proprio col Napoli.

"Grazie per tutto quello che hai dato al Real Madrid e al calcio. Farai sempre parte della storia di questo club, con il quale hai vinto 3 campionati, 1 Copa del Rey e 2 Supercoppe di Spagna. Ti auguriamo il meglio in questa nuova fase della tua vita", è la dedica condivisa sui social dal club iberico. A Napoli tutto tace, almeno per ora.

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