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Harry Kane si mette sul mercato: “Mai detto sarei che rimasto al Tottenham a vita”

Il futuro di Harry Kane è da giorni un tema centrale in Inghilterra. Il centravanti inglese ha parlato per la prima volta dopo la presunta richiesta di cessione presentata al Tottenham: “Devo riflettere e parlare con il presidente. Non voglio arrivare alla fine della mia carriera con dei rimpianti”. Ieri sera, il suo saluto emozionato ai tifosi dopo il match perso dagli Spurs contro l’Aston Villa ha avuto il sapore dell’addio.
A cura di Valerio Albertini
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Continua a tenere banco in Inghilterra la possibile partenza di Harry Kane dal Tottenham, dopo che il centravanti della nazionale inglese avrebbe chiesto alla società di essere ceduto in una squadra che gli permetta di lottare per la vittoria di qualche trofeo. Il numero 10 degli Spurs lo ha confermato anche in un'intervista concessa al canale Youtube di Gary Neville, The Overlap:

Non ho paura di dire: "Voglio essere il migliore". Voglio provare ad arrivare al livello raggiunto da Ronaldo e Messi. Questo è il mio obiettivo principale: vincere trofei e segnare 50, 60 o 70 gol a stagione. Non voglio arrivare alla fine della mia carriera con dei rimpianti.

The Hurricane conferma di sentirsi a disagio nel non poter giocare le partite più importanti, quelle della Champions League, da cui il Tottenham resterà fuori anche nella prossima stagione. Il centravanti fa un riferimento diretto anche alle squadre inglesi che così bene stanno facendo nella massima competizione continentale:

Voglio giocare le partite più importanti. In questa stagione, ho visto le squadre inglesi fare cose straordinarie in Champions League, quelli sono i match in cui voglio essere coinvolto.

Il numero 10 degli Spurs chiarisce, inoltre, di non essere alla disperata ricerca di trofei, come la gente potrebbe pensare dopo le ultime vicende legate al suo possibile futuro lontano da Londra:

Le persone potrebbero dire: "È alla disperata ricerca di trofei, ne ha bisogno", ma in realtà mi sento come se avessi ancora quasi un'altra carriera da giocare. Ho ancora sette o otto anni davanti, più o meno quelli che ho già disputato in Premier League. Quindi non ho né fretta né un disperato bisogno di fare nulla.

Non può mancare un riferimento diretto alla sua situazione con il Tottenham, da cui appare sempre più lontano, anche dopo aver visto il modo in cui ha salutato i tifosi dopo il match di ieri sera:

È un momento in cui devo riflettere e parlare con il presidente. Spero che, dopo 16 anni al Tottenham, potremo avere una conversazione giusta e onesta. Non ho mai detto che sarei rimasto qui per sempre come non ho mai detto che sarei andato via.

Il saluto di Kane ai tifosi che sa di addio

Ieri sera, gli Spurs hanno giocato l'ultima partita in casa della loro stagione, perdendo per 1-2 contro l'Aston Villa. Per la prima volta, il Tottenham Hotspur Stadium è tornato ad accogliere i tifosi londinesi, che si sono presentati in 10.000. Tutta l'attenzione era, naturalmente, puntata sul numero 10 degli Spurs, che potrebbe aver giocato l'ultima partita davanti al proprio pubblico. Il suo comportamento a fine partita non sembra dare molte speranze ai tifosi del Tottenham. Harry Kane, infatti, si è fermato in campo da solo a fine match e ha applaudito a lungo i tifosi con un volto che non è riuscito a nascondere l'emozione.

Nei giorni in cui si moltiplicano le voci sul suo addio, un gesto di questo tipo non fa che aumentare le possibilità che il centravanti inglese possa partire in estate. The Hurricane è cresciuto al Tottenham, dove è entrato a 11 anni e, dopo una serie di prestiti, è tornato definitivamente nel 2013. È stato il volto degli Spurs negli ultimi 8 anni, in cui ha segnato 220 gol in 334 partite. Ora, però, sembra essere pronto per una nuova sfida. Il Manchester City resta favorito nella corsa all'attaccante, che potrebbe essere scelto per sostituire il partente Aguero, mentre Chelsea e Manchester United restano sullo sfondo.

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