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Guarin confessa il suo abisso: “Sono un alcolizzato, ho perso mia moglie, la casa, la famiglia”

La durissima confessione dell’ex interista Fredy Guarin: “Sono un alcolizzato al cento per cento. Ho perso il mio matrimonio, ho perso la mia casa, la mia famiglia”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Fredy Guarin sta lottando con tutte le sue forze per uscire dall'abisso in cui è precipitato per la sua dipendenza da una sostanza che lo ha portato sul punto di autodistruggersi: l'alcol. I problemi personali dell'ex calciatore dell'Inter, oggi quasi 38enne, erano noti, ma adesso arriva l'esplicita confessione del centrocampista colombiano che racconta tutti i suoi demoni, spiegando che sta cercando in tutti i modi di liberarsene.

L'intervista a ‘Semana.com' parte chiedendo a Guarin della imminente Copa America e del suo giudizio sui convocati della selezione cafetera da parte del Ct Nestor Lorenzo, ma ben presto arriva la domanda che fa aprire Fredy sulla sua situazione attuale: "Come sto oggi? Sono felice, non lo cambierei per nulla al mondo. Vivo giorno per giorno. Voglio davvero poter vivere una vita normale, calma e pianificata. Oggi sono completamente in pace e desideroso di vivere la vita di una persona normale, una persona che si alza, si allena, lavora, torna a casa la sera e si riposa".

Fredy Guarin ha giocato nell'Inter per quattro anni, dal 2012 al 2016
Fredy Guarin ha giocato nell'Inter per quattro anni, dal 2012 al 2016

Fredy Guarin: "La mia decisione è stata quella di aggrapparmi all'alcol"

Al che l'intervistatore gli chiede perché dice così, se ritiene di non avere una vita normale: "Non avevo una vita normale. Niente mi disturba oggi. Vivo una vita in pace con me stesso. Anche se il calciatore non vive una vita normale al 100%. Quando mi sono ritirato dal calcio e soprattutto nel modo in cui mi sono ritirato, che non era appropriato (nel 2021 ha chiuso coi Millonarios di Bogotà dopo una brutta storia di violenza domestica, ndr), mi è rimasta la sensazione: cosa faccio adesso? Per 20 anni il mio obiettivo è stato dedicarmi al calcio ed è quello che so fare. Inoltre, non mi ero preparato per altre cose. Sono rimasto impotente e ho preso decisioni che non erano buone. Ho dovuto imparare. Torno indietro per ricordare le cose brutte che ho fatto, andare avanti e continuare a vivere la vita migliore".

A Guarin viene chiesto di aprirsi di più sui suoi problemi, di dire la verità su quello che gli è successo, alla luce delle tante voci, del suo famoso video in lacrime: "Ad un certo punto ho dovuto spiegarlo. Non è un obbligo, ma ci sono persone che nutrono un affetto enorme per Guarin. Famiglia, tifosi, club – risponde Fredy, che ha giocato nell'Inter per quattro anni, tra il 2012 e il 2016, reduce dai successi col Porto mai più replicati in carriera – La verità è che mi sono lasciato distrarre. La mia decisione è stata quella di aggrapparmi all'alcol, ho commesso molti errori, ho preso decisioni sbagliate, ho ferito molte persone, ho fatto stare male i miei cari, la mia cerchia sociale e la mia famiglia. L'alcol è sempre stato il peggior fattore scatenante per tutto ciò che vedevi".

Guarin oggi a quasi 38 anni con James Rodriguez
Guarin oggi a quasi 38 anni con James Rodriguez

"Sono un alcolizzato al cento per cento"

Poi arriva la risposta che è una coltellata per chi ricorda il Guarin al top, centrocampista dal tiro violento e preciso, che in nerazzurro ha realizzato 22 gol e 38 assist in 141 presenze complessive. "Sei un alcolizzato?", gli chiedono. "Al cento per cento – risponde, togliendosi un macigno – Sono un alcolizzato e lo ammetto. Sono un dipendente in via di guarigione. Ricordo cosa non è stato fatto bene, cosa è stato fatto male. L’apprendimento è una grande motivazione. Sono stato un alcolizzato sociale per diversi anni. Mentre ero attivo nel calcio, vivevo in un consumo. Da lì è iniziato il mio comportamento, prendendo decisioni sbagliate. Quando ho lasciato i Millonarios è stato il punto più basso che ho toccato, perché in questi ultimi tre anni ho toccato il fondo della mia dipendenza".

"Non lavoravo più, avevo perso la mia dignità, la mia cerchia sociale ristretta, la fiducia delle persone care e la cosa più importante e preziosa che ho, ovvero i miei tre figli – continua nel suo accorato sfogo Guarin – Ho perso molte cose di valore sentimentale e amoroso. È arrivato un punto in cui non potevo più continuare così. Ho dovuto chiedere aiuto, lo avevo già fatto diverse volte, ma avevo ricadute. Ho dovuto arrendermi e donarmi al mio sé superiore, ad alcuni professionisti con cui sto lavorando per poter rimediare a tante cose che non erano state fatte bene. Riacquistare la fiducia mia, dei miei figli e dei miei parenti. Accettarmi era la cosa principale. Non potevo farcela da solo e mi sono lasciato aiutare. Sono in quel processo. Posso tranquillamente dire: questo è quello definitivo. Ho già bussato alla porta del diavolo e non è il massimo".

Guarin con i figli in una foto del 2020
Guarin con i figli in una foto del 2020

L'ex calciatore dell'Inter ha perso la moglie e la casa

I problemi di Guarin hanno chiaramente ingoiato anche la sua vita privata, i suoi affetti più cari: "Puoi dire e sentire che ho perso i miei figli, ma loro non hanno mai perso me. Erano lì a pregare, a provare, quando hanno dovuto tacere, hanno taciuto. Posso dire che i miei genitori erano, sono e saranno lì per me come figlio. Erano nel peggio, nella perversione del figlio. Erano sempre con amore, da quella parte mi sento felice, contento. Presto li abbraccerò, dirò loro che li amo e li ringrazierò di tutto. Con i miei figli siamo in questo processo. Sto recuperando i miei tre figli. Dio mi dà forza ogni giorno e una vita sobria e sana, per poter dare loro tutto pulito e l'amore infinito che ho".

Guarin con l'ex moglie Andreina
Guarin con l'ex moglie Andreina

Si passa poi alla moglie di Fredy, quella persa in maniera irrecuperabile: "Ho perso il mio matrimonio, ho perso la mia casa, la mia famiglia. Stiamo parlando di Andreina Fiallo. Tutto a causa dell'alcol, perché mentre consumavo ho preso decisioni sbagliate. Mi fa molto male aver perso quella casa, perché è una casa che ho costruito dall’inizio, dal nulla. È stata una grande compagna, un'ottima madre e devo accettarlo e augurarle il meglio per la sua vita. Possa lei continuare ad essere quell'eccellente madre che è e augurarle il meglio, benedizioni e che un giorno anche lei possa perdonarmi. Alla fine siamo due genitori che vogliono il meglio per i nostri figli".

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