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Guardiola punge il Liverpool citando la beffa del 2014: “Non è colpa nostra se Gerrard è scivolato”

Pep Guardiola difende ancora il City dalle accuse dopo l’inchiesta mossa dalla Premier nei confronti del club. Il tecnico spagnolo punge il Liverpool, tra le squadre che chiedono a gran voce pene esemplari per il Manchester City, ricordando l’episodio che è costato il titolo ai Reds nel 2014.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Premier League sta vivendo un momento particolare contrassegnato dalla lotta in testa alla classifica tra Arsenal e Manchester City per la conquista del titolo e soprattutto dall'inchiesta che ha travolto proprio i Citizens. Pochi giorni fa infatti, il club è stato interessato da un'indagine su una presunta violazione di diverse norme che regolano il calcio nazionale. Accuse di manovre poco chiare nel bilancio societario e un numero elevatissimo di parametri che regolano il calcio inglese.

Insomma, bisognerà capire realmente quali saranno le colpe del City che nel frattempo sarà chiamato ad affrontare l'Aston Villa in una sfida importantissima per le zone alte della classifica. Ciò che fa più male alla società è il fronte comune che si è schierato contro i Citizens da parte di altri club che avrebbero chiesto una pena esemplare alla squadra di Guardiola con tanto di retrocessione in Championship. Proprio lo stesso tecnico spagnolo, nel corso della conferenza stampa, ha detto di essere tranquillo sull'innocenza del suo club ma soprattutto si è voluto rivolgere proprio a queste squadre che hanno fatto fronte comune contro il suo City. Una in particolare: il Liverpool.

Il rischio che al City possano essere revocati i titoli vinti dal 2008, ovvero da quando lo sceicco Mansour e l'Abu Dhabi United Group hanno preso in mano la società, ha ingolosito le altre società che vorrebbero fortemente una pena esemplare per il club. Guardiola in conferenza stampa afferma che le accuse hanno "danneggiato" i precedenti trionfi conquistati sotto la sua gestione e dei suoi predecessori Roberto Mancini e Manuel Pellegrini.

Alla domanda se avrebbe avuto lo stesso attaccamento emotivo ai trofei che il City ha vinto durante il suo mandato se le accuse fossero provate, Guardiola ha detto: “Quei momenti ci appartengono. Ci appartengono assolutamente, a prescindere dalla sentenza in cui ci appartengono". Il tecnico ci tiene a ricordare però un episodio specifico: “Penso al gol di Sergio Aguero nel 2012, quando Balotelli è scivolato – ha detto – Ma non so se siamo responsabili della scivolata di Steven Gerrard ad Anfield. È stata colpa nostra? Ho rispetto per Steven Gerrard, ma quel momento ci appartiene".

Il riferimento è a quella sfida della stagione 2013/2014 quando un Chelsea allenato da Mourinho e completamente incerottato per via delle tante assenze, andò a vincere ad Anfield Road in una delle ultime sfide del campionato spianando la strada al City e a quel titolo di Premier che poi vincerà con 86 punti contro gli 84 dei Reds allenati da Rodgers. In quella gara Demba Ba riuscì a segnare un gol dopo aver sfruttato al meglio un disimpegno sbagliato dello stesso Gerrard che scivolò nel tentativo di voler gestire la palla di fatto consegnando il titolo ai Citizens.

Anni dopo in un'intervista l'ex capitano del Liverpool spiegherà di aver giocato quella gara con una pesante infiltrazione che però non può cancellare l'enorme delusione dei tifosi per quel titolo sfumato proprio sul più bello. “I momenti che abbiamo vissuto insieme in questi anni, li deciderà la Premier League – ha concluso poi Guardiola – ma so cosa abbiamo vinto e come l'abbiamo vinto. Conosco lo sforzo che abbiamo fatto. Se qualcosa è successo nel 2009 o nel 2010 questa non cambierà nulla".

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