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Giocò la finale dei Mondiali ’98, oggi vende piscine: la curiosa parabola dell’ex campione del mondo

Stephane Guivarc’h ha vissuto una carriera prestigiosa culminata nel trionfo ai Mondiali 1998 giocati da protagonista. La sua vita poi ha preso una piega inaspettata.
A cura di Marco Beltrami
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Come dimenticare la nazionale francese del 1998, quella che salì sul tetto del mondo con una vera e propria cavalcata trionfale? Una squadra eccezionale che poteva vantare campioni del calibro di Zinedine Zidane, Patrick Vieira, Thierry Henry e Didier Deschamps. Giocatori che poi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, sono rimasti nel mondo del calcio in altre vesti come allenatori o opinionisti. C'è stato però anche chi è finito nel dimenticatoio, ovvero Stephane Guivarc'h.

Stephane Guivarc’h era la stella forse meno brillante di quella memorabile nazionale che impartì una dura lezione al Brasile (con Guivarc’h titolare) di uno “spaesato” Ronaldo in finale, per aggiudicarsi i Mondiali del 1998. Cresciuto nel Brest, il classe 1970 si mise in mostra nel Guingamp e poi sempre in patria con Auxerre e Rennes. Molto positiva la sua seconda avventura a Rennes nel 1997/1998 con 22 gol all’attivo. Questo gli permise di rientrare nel giro della Nazionale campione del mondo, con una sola partita saltata ma senza mettere a referto nemmeno un gol.

La sua carriera proseguì poi al Newcastle dove non riuscì a lasciare il segno. Basti pensare che in un sondaggio è stato eletto come il “peggior attaccante di sempre” della Premier League. Dopo i Rangers, l’Auxerre e il Guingamp il ritiro dalle scene nel 2001/2002.

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Da allora la sua vita ha preso un'altra piega e quello che per due volte è stato capocannoniere del massimo campionato francese, ha lavorato in un altro settore. Quale? Quello delle piscine. In occasione del programma RMC Rothen s'igné, Guivarc'h ha raccontato: "Lavoro come venditore di piscine da 17 anni. L'azienda apparteneva ad un amico che stava realizzando l'impianto idraulico a casa mia. Il mio amico mi ha detto che avrebbe costruito una struttura per piscina e che stava cercando un venditore. Dato che non stavo facendo niente, gli ho detto che potevo dargli una mano".

E l'ex centravanti a quanto pare si trova benissimo con questa nuova attività che gli permette di gestire nel migliore dei modi la sua vita: "Di sera sono a casa, ho una vita equilibrata e non cerco costantemente le telecamere o il microfono per vivere". 

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Di certo Guivarc'h non nasconde che la sua vita ha preso una piega inaspettata, lontana dal calcio: "Non era quello che volevo. Quando ero ad Auxerre, ho concluso il mio contratto per trasferirmi a Guingamp (2001-2002) per stare più vicino a mia madre, che era molto malata. Sfortunatamente se n'è andata alla fine della mia carriera. Mio padre si è ritrovato solo e io sono rimasto qualche mese ad aiutarlo, e poi è arrivata questa offerta di lavoro".

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Il pallone però non è scomparso completamente dalla sua vita visto che oltre al lavoro di venditore di piscine, Guivarc'h ha assunto anche la carica di presidente dell'US Tregunc, che attualmente milita nelle categorie regionali francesi. Guardandosi indietro, Guivarc'h ha un rimpianto solo legato ai Mondiali: "Mi perseguita ancora ci penso costantemente. È un Mondiale, è in Francia, hai segnato 47 gol nella stagione precedente all'Auxerre… Questo è ciò che rende il calcio così affascinante! Lilian Thuram non ha segnato un gol in carriera e in semifinale ha segnato con il piede destro e con il sinistro”.

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